Per conoscere davvero questo luogo è bene che pensiate ad affittare un’automobile, ma attenzione: si guida a sinistra! Infine tra le cose importanti da sapere è che telefonare non è consigliabile, i costi sono proibitivi.
I magici scenari che vedrete susseguirsi lungo la costa regalano un piacevole senso di benessere.
Nell’esplorazione di Mauritius, si può partire dalla costa Sud dove si trova la splendida baia di Grand Porte in cui Mahèbourg è uno dei principali centri di pesca dell’isola. Su questo versante il vento e quindi la corrente, sono molto forti, ma ciò aumenta il fascino delle scogliere a picco come quelle di Gris-Gris o di Souillac che offrono un paesaggio selvaggio. Qui i fondali sono incredibilmente ricchi e anche senza essere esperti nuotatori si possono vivere esperienze uniche come quella di camminare sotto la superficie del mare con lo scafandro o di viaggiare seduti a bordo di un sottomarino.
L’Ovest ha un paesaggio con colori contrastanti, come quelli di Case Noyale in cui il terreno ondulato presenta settori diversi con zone blu, verdi, rosse, viola e gialle (fenomeno dovuto ad un lungo processo di erosione di ceneri di origine vulcanica). Di primitiva bellezza sono anche le cascate di Chamarel e per chi ama la natura non può mancare una visita a Casela dove si trova una grande varietà di specie di uccelli, alcuni tra i più rari al mondo, ma anche scimmie, tigri e tartarughe. Sempre in questa costa potrete visitare la riserva dello Yemen, anche questa ricca di animali e soprattutto di bellissimi cervi.
Gli amanti della natura marina delizieranno i loro occhi nella baia di Tamarin dove i delfini giocano senza timore dell’uomo.
Le coste Est e Ovest sono quelle più adatte a chi vuole unire alla vita a contatto con la natura, un po’ di shopping e la possibilità di praticare molti sport acquatici.
I mercati principali sono quelli di Port Luis e quello di Flaq. Il primo è al coperto ed è colmo di persone di ogni genere che si affannano ad acquistare e vendere tra banchi che contengono l’inimmaginabile. E’ un’esperienza da non perdere perché si resterà estasiati dalla varietà dei colori del mercato della frutta e inebriati dal profumo delle spezie in vendita in ogni angolo. Le cose più belle d acquistare saranno pashmine in cashmere dai colori brillanti e parei dai disegni allegri.
Inoltre sarete attratti da tappeti e coperte con lavorazioni a mano di alta qualità e da un artigianato locale spesso raffigurante il leggendario Dodo. L’ormai estinto pennuto (simbolo di successo per Pomellato) è stampato anche su borse di paglia, su camice e vestiti che finirete per acquistare.
L’altro importante mercato, quello di Flaq, è a cielo aperto. Anche qui sarete conquistati dal caotico confondersi di colori e profumi. Non distante da questa cittadina dovete assolutamente visitare l’Isola dei Cervi (vedi galleria fotografica). E’ a cinque minuti da Trou d’Eau Douce (anche questa tappa è irrinunciabile) e salendo su una delle tante barchette ormeggiate nel molo, ad una modica cifra, sarete trasportati su questa lingua di sabbia, paradiso sia per gli amanti degli sport acquatici sia per chi vuole rilassarsi al sole in uno dei posti più belli di Mauritius.
Per i curiosi consiglio una visita al più grande tempio indù dell’isola: Maheswarnath a Triolet. Non ha certamente la magnificenza delle grandi opere, ma ha un fascino delicato che merita di essere percepito.
Con lo stesso spirito valgono la pena una visita le rovine di Balaclava e il villaggio di Cap Malheureux, con la sua famosa chiesa dal tetto rosso. Qui, se sarete fortunati come me, potrete assistere a qualche matrimonio degli abitanti più abbienti dell’isola e vedere come i momenti importanti della vita degli individui si assomiglino in ogni parte del mondo…
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