Ma non fermiamoci troppo sulla forma e andiamo a vedere la sostanza. Subito notiamo delle note decisamente positive: per la prima volta vengono colpiti gli organizzatori di combattimenti clandestini che adesso rischiano fino a tre anni di carcere e a 160 mila euro di multa.
La cosa non ci può far che piacere.
Andiamo avanti.
Chi uccide, maltratta o abbandona animali può essere arrestato. Ci sono 5 anni di tempo per celebrare il processo (la vecchia legge ne prevedeva solo due, con il risultato che spesso i reati cadevano in prescrizione). Viene punito anche chi addestra o alleva animali per questo scopo.
Ma gli oppositori della legge, sottolineano la gravità delle eccezioni previste. Prima di tutto, dal testo sono esclusi caccia, pesca, giardini zoologici, spettacoli circensi e sperimentazione animale.
Con tanti saluti al sentimento per gli animali.
A meno che non si sia scoperto che in questi casi l’umano sentimento è decisamente più debole. Per la sperimentazione animale è introdotta l’anestesia obbligatoria.
Tortura sì, ma nel sonno per favore!
A questo punto, molti staranno pensando che la vivisezione e la sperimentazione sugli animali servono a salvare molte vite umane. Prima di scatenare discussioni senza fine sottolineiamo che, se in alcuni casi la sperimentazione è a fine medico, in moltissimi altri è per testare cosmetici o altri prodotti di scarso valore etico.
Altra eccezione: le antiche tradizioni. Le regioni, in pratica, possono chiedere che non venga applicata questa legge agli animali maltrattati o anche uccisi durante qualche manifestazione storica. Il verde Boco afferma provocatoriamente: “è come se si dicesse che lo stupro è vietato ma non nelle feste carnevalesche. Ora una regione che ha subito una dominazione spagnola, potrebbe reintrodurre la Corrida”.
Danilo Mainardi, dalle righe del Corriere, ci ricorda che “l’atteggiamento rispettoso verso le altre specie non lo si raggiunge solo con la punizione e la coercizione”.
Occorre “un’educazione che solo le famiglie e la scuola possono e devono offrire”, aggiunge, in modo che i delitti verso gli animali siano evitati per coscienza e non solo per paura di una misura coercitiva.
In effetti, i nostri governanti sembrano pensarla diversamente. Quasi un anno fa veniva approvata l’ordinanza Sirchia. Ve la ricordate? Era la legge che introduceva guinzaglio e museruola obbligatori per chi porta a spasso i cani. Che fine ha fatto? Dopo un anno di silenzio, è stata "aggiornata". Il numero di razze ritenute pericolose (quasi 100 l'anno scorso!!) è stato drasticamente ridimensionato. Dopo polemiche varie, insomma, un po' di buon senso ha avuto la meglio. Ma sempre in un contesto confuso e precario. Quest’anno è la volta della legge sui “delitti contro il sentimento per gli animali”. Ma quando verrà il tempo in cui un animale verrà considerato se non alla stregua di un uomo, almeno alla stregua di un essere vivente? E se Leonardo questa volta si fosse sbagliato?
Conoscere la terra che abiti è benessere
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