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MANGIARE NELL'ARTE
UN WEEK - END TRA BRESCIA E DINTORNI

La città di Brescia offre la possibilità di fare un tuffo nel passato accompagnato dalla visita di un’importante mostra di arte contemporanea e, nel contempo, di gustare le specialità gastronomiche di questo lembo di Italia.

Francesco Lemmi

Lo scorso 28 ottobre si è aperta presso il museo di Santa Giulia a Brescia la mostra intitolate “Turner e gli impressionisti” che rimarrà aperta fino al prossimo 25 marzo 2007. In occasione di tale manifestazione le principali trattorie e i più importanti ristoranti cittadini offriranno a tutti i visitatori della mostra l’opportunità di assaggiare le specialità gastronomiche presenti sul territorio bresciano.

Questi è in grado di soddisfare più di un gusto per quanto concerne la gastronomia, grazie alla varietà del suo territorio, che comprende parte della pianura Padana, da dove provengono insaccati e formaggi, una porzione montana, nella quale prevalgono i piatti di carne e di selvaggina sempre accompagnati dalla polenta taragna, e i laghi di Garda e di Iseo, i cui ristoranti offrono specialità a base di pesce. Proprio qui, lungo le coste del Garda, si ricava un ottimo olio extravergine d’oliva.

Come detto, la parte montana della provincia ha nella polenta il proprio piatto principale: la polenta taragna è una ricetta che le vallate bresciane hanno in comune con quelle bergamasche e con quelle della Valtellina. Il nome taragna deriva da quello di tarai, il bastone con il quale si mescola la polenta all’interno dei grandi paioli di rame; nel corso della cottura si gettano pezzi di formaggio all’interno della polenta di grano saraceno.

Anche se molti ristoranti non curano molto la scelta del formaggio da aggiungere alla polenta, occorrerebbe utilizzare prodotti caseari tipici di questa zona, come il bagoss, lo strachet e il val brandet. Il bagoss è soprannominato il “grana bresciano”: si tratta di un formaggio prodotto sulle montagne attorno a Bagolino che viene colorato artificialmente per mezzo dello zafferano ed è caratterizzato da un sapore fruttato.

Lo strachet è prodotto nelle valli Canonica, Saviore e Trompia; la lavorazione deriva dall’aggiunta al latte vaccino del siero ricavato dalla lavorazione del bagoss. Il val brandet, infine, è prodotto nel territorio attorno al passo dell’Aprica ed è un formaggio misto di latte vaccino e di latte ovino.


  
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