L’ultima notizia e’ che la Kansai Electric Power Company (la compagnia proprietaria dell’impianto nucleare giapponese di Mihama) e’ sotto inchiesta con pesanti accuse di negligenza: la conduttura che ha provocato l’incidente mortale di due giorni fa non veniva adeguatamente controllata e manutenuta dal momento dell’installazione, nel 1976.
Ed e’ stata proprio una fuga di vapore a provocare la morte di quattro lavoratori dell’impianto e il ferimento di altri. Prima di questo incidente, negli ultimi anni in Giappone c’era gia’ stata l’esplosione nell’impianto di Tokaimura nel 1999, con due operai morti, molti feriti e centinaia di cittadini contaminati. Sempre a Tokaimura, nel 1997, un’esplosione aveva disperso in atmosfera gas radioattivo. Due anni prima, a Monju, un grave incidente al reattore autofertilizzante aveva portato alla sua chiusura. Nel 1991 in un altro reattore dello stesso impianto di Mihama si era verificata una grave perdita di radioattivita’.
Il Giappone e’ fortemente dipendente dal nucleare per la propria fornitura energetica. E mentre il Governo continua a sostenere incautamente l’industria nucleare, parallelamente cresce l’opposizione pubblica anche a causa dell’allarmante stato della sicurezza. Tokyo Electric Power Company (Tepco) sta ancora cercando di riprendersi dal recente scandalo sulle ispezioni sulla sicurezza falsificate, che imponevano la chiusura di tutti i suoi 17 reattori nucleari. Anche Kansai Electric Power Company, proprietaria dell’impianto di Mihama, e’ stata coinvolta nello scandalo.
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