A dispetto di una umida mattinata di pioggia battente, al secondo appuntamento di domenica 12 novembre gli appassionati di Storia sono arrivati numerosi testimoniando con la loro folta presenza che Roma e la sua storia sono amate al di là di ogni condizione climatica e che in tanti serpeggia uno “strano desiderio”: la voglia di tornare a sedersi dietro un banco di scuola…
Se, infatti, in occasione della prima lezione suscitò un certo stupore e clamore la scelta operata da migliaia di romani di “rinchiudersi fra quattro mura” in una calda e soleggiata domenica di ottobre, anche questo secondo incontro di Lezioni di Storia svoltosi in una grigia e piovosa domenica di novembre ha radunato un altrettanto folto gruppo di persone armate di galoche ed ombrelli, e molte di loro – stoicamente – si sono accontentate di assistere in piedi, davanti ad un maxi schermo, all’incontro con Luciano Canfora, professore di Filologia classica all’Università di Bari.
Tema della lezione: Ottaviano e la “prima marcia su Roma”.
Intellettuale di fama internazionale, il professor Canfora ha tenuto inchiodati gli “allievi” per oltre due ore facendo rivivere con straordinaria attualità avvenimenti e personaggi che il 19 agosto del 43 a.C. cambiarono il corso della storia di Roma e, dunque, del mondo.
In quel fatidico giorno del mese di Sextilis, “Sesto” (solo nell’anno 8 a.C. il Senato in onore di Ottaviano Augusto diede il nome di Augustus a questo mese), fra intrighi, corruzione, lotte e omicidi, si muovono personaggi indimenticabili: da Cicerone ad Antonio, da Decimo Bruto allo spettro di Cesare, e al centro lui, Gaio Giulio Cesare Ottaviano che, appena diciannovenne, “marcia” su Roma e sul mondo legando indissolubilmente il suo nome all’essenza stessa del potere.
In un clima confuso, torbido, ma allo stesso tempo esaltante e trionfante, Ottaviano cresce e si forma alla scuola di Giulio Cesare che, fra i tanti, ebbe anche il merito di intravedere in un ragazzino fragile e debole di salute una volontà d’acciaio, un cinismo ed un acume politico fuori del comune. Ed infatti Ottaviano non verrà mai meno alle aspettative di Cesare: autore di un riuscitissimo colpo di stato e di feroci prescrizioni, mandante di numerosi omicidi e spregiudicato governante, passerà alla Storia come il restauratore della legalità e il garante della pace.
Il professor Canfora, in un’approfondita e attualissima riflessione sulla politica e sul potere, ha dato vita e corpo a fatti e a volti del passato che grazie alla sua splendida narrazione sono balzati prepotentemente dalle righe di testi classici, di epistole private, di frammenti di rotoli a lungo dimenticati: come per magia, la temporalità si è dissolta ed è sembrato di assistere ad un filmato di fatti recenti.
Chi ha avuto la fortuna di assistere alla sua Lezione di Storia ne è rimasto assolutamente affascinato e in tanti, al termine dell’incontro, si sono assiepati sotto il palco per avere un suo autografo, la sottoscritta prima fra tutti…
Appuntamento alla terza lezione: L’incendio di Nerone, a cura del professore Andrea Giardina
Domenica 26 novembre alle ore 11
Roma, Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica
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