Se tutto ciò avverrà, improvvisamente molte città costiere verranno sommerse, 500.000.000 di persone saranno senza tetto, molti porti e aeroporti (a livello del mare) diverranno inutilizzabili. Ci saranno enormi distruzioni e centinaia di milioni di rifugiati. Oggi l’Europa è spaventata dall’immigrazione di poche migliaia di africani, immaginate cosa potrà succedere nello scenario da me dipinto: tutti correranno a difendere il loro orticello.
Io sono un evoluzionista, per me l’uomo non è un angelo caduto dal cielo, bensì una scimmia che ragiona. Se pensiamo, quindi, alla disponibilità di armi nucleari, ci aspetta un’era buia, in cui le peggiori armi verranno utilizzate per difendere le poche risorse rimaste.
Capisco che ciò che sto dicendo può sembrare estremo, esagerato. Ma non più di tanto se pensiamo a cosa successe l’ultima volta che avvenne lo scioglimento dei ghiacciai, 15.000 anni fa: il livello del mare è salito di 120 metri…lascio solo pensare…
D Nessuno se ne sta ancora rendendo conto.
R Ecco perché ho passato gli ultimi mesi a girare il mondo e a parlare con persone di diverso tipo.
Magari ci vorranno 5 anni, magari 20, nessuno può dirlo con certezza, ma tutti siamo d’accordo che lo scioglimento dei ghiacciai è una cosa che avverrà e anche presto.
Ciò che veramente importa è ciò che facciamo oggi…
D A questo proposito, quali sono le energie alternative più consigliabili?
R Io penso che nessuna di queste tecnologie avrà il monopolio totale, sono propenso a pensare, invece, a un mix di tutte queste tecnologie. Una delle più efficaci è il Solar Hot Water. E’ un sistema con coperture nere che intrappolano la luce solare e intrappolano l’acqua. Grazie alle vostre condizioni climatiche agevolate, tutti in Italia potrebbero avere queste attrezzature poco costose, invece, paradossalmente le conoscono in pochi.
L’energia eolica rappresenta attualmente il 10% della produzione di energia in Italia. In questo caso la situazione è più problematica, in quanto il vento non soffia sempre, per cui la griglia di torri eoliche dovrebbe essere vasta e ciò potrebbe rappresentare un problema. Poi c’è il fotovoltaico che sono i pannelli solari, che producono direttamente elettricità, ma funzionano soltanto nelle giornata assolate.
Insomma, non è facile soddisfare tutte le esigenze energetiche di un Paese. Sicuramente, in vista del pericoloso mutamento climatico imminente, il carbone è assolutamente da bandire. Siamo in emergenza. In questa ottica, anche il gas naturale, in quanto meno inquinante del carbone, è già preferibile, risulta essere una buona alternativa.
Infine ci sono l’energia nucleare e l’energia geotermica; questa ultima ha una tecnologia ancora abbastanza immatura, per cui non è prevedibile che venga utilizzata su vasta scala, almeno al momento.
Proprio per questi motivi, credo che per molti paesi sia meglio rivolgersi all’energia nucleare. Lo dico in maniera riluttante, perché conosco benissimo i rischi che vi sono legati, ma, nello stato di cose in cui ci troviamo ora, è addirittura meno grave dell’usare il carbone.
D In Francia l’emissione globale di inquinamento è inferiore rispetto all’Italia, dal momento che produce e utilizza energia nucleare?
R Non ho le cifre precise, però se si andasse a calcolare l’inquinamento complessivo, causato dal trasporto, dall’energia usata a scopi residenziali, oppure del metano, penso che le emissioni francesi siano inferiori rispetto a quelle dell’Italia. Senza dubbio lo sono per quanto riguarda l’energia utilizzata a scopo residenziale, in quanto dipende dall’energia nucleare. nnon dimentichiamoci che la Francia vende energia prodotta dal nucleare.
Le centrali nucleari non sono altro che un sistema un po’ complesso e un po’ più pericoloso che ci permette di fare bollire l’acqua, non è altro che un complicato bollitore d’acqua.
Quando questo bollitore d’acqua viene acceso produce una quantità di elettricità che rimane sempre stabile e costante nel tempo. Il problema del nucleare, però è che non ci permette di conservare l’energia prodotta. Per questo se è difficile conservare l’energia prodotta, dobbiamo cominciare a pensare di utilizzare l’energia in modo più efficiente. Dobbiamo utilizzare un decimo dell’elettricità che oggi consumiamo. Ad esempio, esistono lampadine che fanno risparmiare da sei a sette volte, e così anche alcuni elettrodomestici, non bisogna mai lasciare i nostri elettrodomestici in stand by, togliamo sempre la spina. Bisogna essere vigili.
A casa mia ho solo il sistema fotovoltaico e questo ha implicato che tutta la mia famiglia ha imparato ad essere vigile, in quanto tutti noi sappiamo che nelle batterie caricate c’è soltanto una data quantità di energia e di quella non possiamo usare.
Nessuno, quindi, si dimentica mai la luce accesa e il nostro frigorifero nuovo me lo sono fatto arrivare dalla Norvegia, in quanto è quello che in assoluto che consuma meno.
Infine niente phon, che, avendo un sistema a resistenza, consuma moltissimo.
D Sempre relativamente all’energia nucleare, non è troppo pericolosa rispetto ai benefici?
R Io penso che la consapevolezza circa i cambiamenti climatici rappresenti una sfida non solo per politici, ma per la popolazione e per gli stessi ambientalisti. In quanto implica una riconsiderazione di opinioni prese e battaglie in merito. Per esempio anche io per lungo tempo della mia vita sono stato un forte oppositore dell’utilizzo dell’energia nucleare, fino a che non mi sono reso conto in prima persona dell’impellenza e gravità dei problemi che avevamo di fronte. Per cui sono stato costretto, in un certo modo, a cambiare opinione circa il nucleare.
Certo il nucleare pota con sé alcuni rischi e pericoli, prima fra tutti il problema della proliferazione di armi nucleari. Però detto questo, penso che il nucleare rappresenti la soluzione meno “brutta” al momento. Io stesso sono il primo a dire: “magari ci fosse un’alternativa”. Per ora purtroppo è il minore di tutti i mali, essendo la situazione molto più grave.
D Vi sono interessi politici ed economici che impediscono la diffusione della teconologia diciamo “alternativa”?
R Si, sicuramente è così. Ovviamente dal punto di vista economico è molto più conveniente per le aziende produttrici pubbliche, come l’Enel ecc, distribuire energia, invece che vendere una sola volta il mezzo per prodursela da soli, come potrebbe essere nel caso di pannelli solari…Questo certamente è un problema, ma credo che non sia insormontabile.
Conoscere la terra che abiti è benessere
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