A pochi chilometri da Roma il Lago di Bolsena, il borgo e tutta la zona dell’Alta Tuscia offrono al viaggiatore la possibilità di vivere un’esperienza che esalta tutti i sensi. Le acque del lago di Bolsena, infatti, non hanno solo rappresentato nel tempo una fonte di reddito importante per le popolazioni rivierasche, ma hanno anche consentito di dar vita ad una gastronomia particolarmente apprezzata sia dagli abitanti del comprensorio che dai numerosi turisti che affollano d’estate le rive del lago. Una ricchezza da non disperdere e da promuovere con manifestazioni di alto prestigio come quella promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bolsena, in collaborazione con la Confesercenti di Viterbo, svoltasi proprio nella cittadina lacuale all’inizio del mese di settembre.
Intrigante il convegno Dalla storia… alla tavola che, attraverso le esaustive esposizioni dei relatori non solo ha percorso i solchi portanti delle tradizioni agricole e gastronomiche dell’Alta Tuscia, ma ha anche fornito ai partecipanti interessanti indicazioni sulle prospettive del territorio.
Italo Arieti, uno dei massimi esperti dell’enogastronomia locale, Vincenzo Peparello, Presidente Provinciale e Responsabile Turismo Confesercenti, Giancarlo Petruccioli, Presidente Nazionale Fiesa e i Buoni d’Italia, e Stefano Baldassarri, Presidente Gruppo Publimedia si sono alternati al microfono descrivendo come l’enogastromia possa essere un vero e proprio volano per lo sviluppo economico-turistico del Lago di Bolsena e dell’Alta Tuscia.
Tradizione, dunque, ma coniugata ad uno degli alimenti più conviviali della ristorazione: la pizza. Infatti, la piazza principale di Bolsena, è stata il palcoscenico per l’esibizione dei maestri pizzaioli aderenti all’APES e facenti parte della squadra acrobatica nazionale prima di finire nei piatti dei numerossissimi “pretendenti” all’assaggio. Non poteva, però, mancare l’appuntamento con i prodotti tipici di questo territorio: ecco, quindi, fumanti piatti di lenticchie di Onano, di ceci Valleranno detti del solco dritto, coregone affumicato e marinato, il tutto innaffiato dal bianco Est! Est!! Est!!! di Montefiascone.
Un vino eccellente che, dunque, ben si abbina alle tante specialità di lago, ma anche a quelle di terra di cui è ricco questo territorio. Tra le tantissime preparazioni suggeriamo il coregone con la salsa martana, i lombrichelli (pasta fresca corta lavorata a mano) da condire con il ragù di lago, ovviamente i filetti di pesce persico fritti… solo per citare qualche ghiottoneria. Tanta storia dunque tra le pieghe dell’enogastronomia dell’Alta Tuscia, ma anche sapori legati alle moderne rielaborazioni di ricette antiche: è il caso del gelato al gusto di ricotta e cannella, vincitore del Premio Slow Food nel 2003, interpretazione di un’antica ricetta che propone Giulio Casasoli della gelateria Santa Cristina.
Passeggiando lungo il lago di Bolsena, magari proprio in compagnia di un cono gelato di cui è veramente difficile descrivere le sfumature in cui la delicata ricotta si amalgama con la persistenza della cannella e la dolcezza dello zucchero, non si possono non notare sulle colline le distese di olivi dai quali viene prodotto l’olio extra vergine. Ed ecco, quindi, un altro piccolo segreto del lago di Bolsena e del suo territorio: l’olio da gustare direttamente su fettine di pane leggermente tostato oppure in una della tantissime salse senza dimenticare che, con l’olio, possiamo prenderci cura del nostro corpo con diversi prodotti cosmetici all’extravergine.
Conoscere cosa mangi è benessere
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