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CUTE SENILE. RIMEDI E INTERVENTI NATURALI
Il passare degli anni e una scorretta esposizione del proprio corpo al sole, comportano l’invecchiamento della cute. Vediamo quali sono le cause e quali i possibili rimedi naturali.

Barbara Molinario

La cute rappresenta l'organo spia dell'invecchiamento corporeo, perchè è continuamente sotto i nostri occhi.

L'invecchiamento della pelle dipende dall'età, dal tipo di pelle, dal tempo di esposizione ai raggi solari e da fattori ormonali. Due sono gli aspetti principali, i cui effetti si sommano, ma che sono profondamente diversi: il primo è l'invecchiamento cronologico, cioè quello determinato dal puro e semplice passare del tempo, l'altro è il fotoinvecchiamento cioè quello dovuto all'esposizione ai raggi solari.

L’invecchiamento cronologico consiste in una progressiva riduzione delle funzioni cutanee. Lo strato più esterno, l'epidermide, vede ridursi la funzione barriera, in quanto le cellule che producono la cheratina si vanno via via esaurendo e questo si traduce anche in un assottigliamento del tessuto. Nel derma, che è lo strato sottostante cui spettano le funzioni di sostegno, sono i fibroblasti ad andare in crisi, facendo venire meno la presenza delle sostanze prodotte dalle cellule, come collagene e elastina. Questo impoverimento del tessuto fa sì che la cute diventi meno elastica e "piena”.

La luce solare, ma più precisamente i raggi ultravioletti, sono la causa del fotoinvecchiamento. L’energia solare, quando incontra la materia vivente, produce dei danni "rompendo" letteralmente le molecole e dando quindi vita ad altre sostanze. Tra queste, i più pericolosi sono i radicali liberi, composti dell'ossigeno, che a loro volta possono andare a distruggere, come una biglia lanciata in mezzo ad altre, le strutture della cellula. Normalmente la cellula ha in sé meccanismi di difesa tali da annullare l'azione dei radicali liberi, ma non quando, per esempio, con l'esposizione continua e prolungata agli ultravioletti, la produzione di radicali liberi aumenta oltre un certo livello.

Il sintomo più evidente riguarda l'epidermide, che diventa secca e ruvida, aumenta la produzione di sebo, così come possono presentarsi delle zone di cute depigmentata (lentiggini, cheratosi). Anche i vasi sanguigni della pelle subiscono delle modificazioni, dilatandosi e dando origine alla couperose.

Insomma, nella peggiore delle ipotesi, creata dal massimo danno cronologico e grande esposizione agli UV, il risultato è una cute più sottile e meno elastica con inestetismi rilevanti.

Ma il fatto che le modificazioni della cute siano dovute a due meccanismi differenti consente di diminuire il danno. Anche se non si può intervenire sull'invecchiamento cronologico, a dispetto delle pretese dei prodotti cosmetici, è possibile attenuare il fotoinvecchiamento in modo semplice.

Una corretta pulizia è il primo passo per avere una pelle sana. Sono da preferire i detergenti con un basso potere schiumogeno e ph acido (simile a quello della pelle), contenenti tensioattivi in quantità ridotta e ricchi di sostanze idratanti. Da evitare i normali saponi a barra dal ph alcalino, in special modo per una cute particolarmente secca e lavaggi frequenti.

Per una pulizia più profonda si può ricorrere al peeling chimico, una forma accelerata di esfoliazione che avviene attraverso l'uso di sostanze chimiche ad azione caustica, il più conosciuto ed usato è l’acido gli colico, che elimina le cellule morte ed ha un effetto benefico nell'eliminazione delle macchie cutanee (cheratosi senili, melasma, ecc..) e nel ridurre le piccole rughe del volto.


Fondamentale è non esporsi in maniera sconsiderata al sole poiché i raggi U.V.B provocano eritemi cutanei, mentre gli U.V.A penetrano in profondità e possono danneggiare il derma.

Utilizzare creme dotate di filtro solare anche nella vita di tutti i giorni e non soltanto in spiaggia o ai monti. Le creme idratanti contengono quasi sempre glicerina ed urea ed hanno la funzione di trattenere l'acqua.


  
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