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DUE CONCORSI, UN SOLO PROTAGONISTA: IL PESCE POVERO
Apprezzato sin dall’antichità, il pesce povero arriva sui banchi di scuola e torna sulle tavole offrendosi nell’originalità delle interpretazione di chef dilettanti ed appassionati.

Giacinta d'Agostino

Dai banchi di scuola ai fornelli. Il pesce povero è stato l’indiscusso protagonista di due concorsi organizzati dalla Federcoopesca-Confcooperative Lazio.

Gli alunni delle classi III, IV e V elementari di alcune scuole del Lazio si sono divertiti a trasporre in elaborati pieni di colori e di fantasia i racconti e le spiegazioni ricevuti in classe dai biologi della Federcoopesca che hanno toccato tutti gli aspetti legati alla pesca (l’ambiente marino, com’è fatto un pesce, valori nutrizionali, aspetti legati alla pesca e all’acquacoltura. Agli studenti della III, IV, V elementare dell’Istituto scolastico Luigi Minervini di Rieti è andato il primo premio di questo corso-concorso intitolato L’ABC della pesca nei banchi di scuola.

Sono stati loro ad aggiudicarsi il primo posto per l’originalità, il contenuto e la elaborazione delle informazioni trasmesse dai biologi. Tre le fasi in cui si è articolato il progetto che ha visto coinvolti circa 250 bambini di alcune scuole elementari delle cinque province del Lazio: lezioni nelle scuole con i biologi; la somministrazione di due questionari, uno per capire le abitudini alimentari dei bambini rispetto al consumo di pesce e un altro rivolto alle famiglie per indagare i consumi alimentari dell’interno nucleo familiare; realizzazioni da parte degli alunni di elaborati di varia natura che mostrassero cosa avevano appreso durante il corso.

Ed è proprio quest’ultima fase che ha stimolato maggiormente la fantasia dei bambini che hanno risposto tutti all’invito rivolto, presentando elaborati molto personali (dalle filastrocche, alle fiabe, passando anche per un gioco da tavolo dedicato al mare), rendendo così molto difficile la scelta dei giurati.

Oltre al primo premio, tutte le scuole che hanno preso parte al corso-concorso hanno ricevuto una raccolta di libri. La premiazione si è tenuta ad Anzio in una splendida terrazza sul mare lungo la Riviera di Ponente e nei pressi di un noto ristorante che ha tenuto a battesimo, sempre nella stessa giornata, il concorso gastronomico nazionale Fantasie di pesce in cucina, promosso dalla Federcoopesca-Confcooperative e finanziato dalla Provincia di Roma.

Sono state Roma e Parma a vincere la sfida gastronomica a base di pesce “povero Le acciughe ripiene e gli spaghetti al sugo di aguglia si sono aggiudicati il concorso gastronomico, promosso dalla Federcoopesca-Confcooperative Lazio e finanziato dalla Provincia di Roma nell’ambito di Mille e uno piatti con il pesce povero. La ricetta degli spaghetti al sugo di aguglia, presentata da Rita Romano di Roma, e quella delle acciughe ripiene, proposta da Maria Giovanna Solimè di Parma, sono state le vincitrici del primo premio, rispettivamente per le categorie primi piatti e secondi piatti.

Tra le oltre cento ricette a base di pesce povero (acciughe, melù, aguglie, sgombri) arrivate per il concorso, ne sono state selezionate dieci (cinque primi piatti e cinque secondi piatti), per essere realizzate e sottoposte al giudizio della giuria nel corso della manifestazione. Dopo avere superato una fase iniziale che consisteva nel proporre una ricetta che esaltasse il gusto e le caratteristiche del pesce povero, per i concorrenti, chef dilettanti, appassionati di cucina e dei prodotti del mare, è arrivato il momento di passare dalla teoria alla pratica vedendo realizzate, dell’equipe di un noto ristorante della cittadina rivierasca, le loro proposte gastronomiche.

La giornata ha offerto anche molti spunti per riflettere sulle possibili vie per valorizzare il prodotto ittico nazionale e in particolare il pesce povero anche con il rappresentante politico della Provincia di Roma, il consigliere Aurelio Lo Fazio e il Presidente della Federcoopesca-Confcooperative, Massimo Coccia.


(07/07/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


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