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CALVI? SOLO PER SCELTA! ULTIME SULLA LOTTA ALLE CALVIZIE
La ricerca scientifica ha compiuto passi da gigante per quanto riguarda la lotta alla calvizie. Quali sono le ultime novità? Ci risponde il dottor Emilio Lavezzari, dermatologo antiangig specializzato in trapianti di capelli, il quale sottolinea che “rimanere o diventare calvi rappresenta oggi soltanto una scelta”…

Anna Prestia

La pelle e i capelli rivestono un ruolo importante in quanto organi di comunicazione: l’aspetto esteriore di un individuo può diventare fonte di grande sofferenza quando l’immagine di sé viene fortemente alterata dal diradarsi della capigliatura.

La paura di restare calvi colpisce entrambi i sessi e induce i pazienti a consultare non solo il dermatologo (e spesso più d’uno) ma, purtroppo, anche numerosissimi “esperti”, che esperti non lo sono praticamente mai, abili però a far leva sulle speranze di questi pazienti.

Abbiamo dunque chiesto di far luce sull’argomento al dottor Emilio Lavezzari, dermatologo antiaging, che dal 1985, dopo una lunga esperienza negli Stati Uniti, si è dedicato esclusivamente ai trapianti dei capelli. Lo abbiamo intervistato nel suo studio a Lugano, in una splendida clinica del Gruppo Ospedaliero Ars Medica, gruppo che eccelle per organizzazione e rispondenza alle esigenze del cliente.

Presso le Cliniche del Gruppo è possibile usufruire di offerte che prevedono, oltre all’intervento, anche il volo in aereo da Roma (o da altre città) a Lugano e ritorno, lo shuttle di collegamento alla clinica e il pernottamento presso una delle strutture ospedaliere oppure presso Hotel di Categoria Superiore.
L’orientamento principale del Gruppo è quello di offrire ai pazienti gli standard più elevati per quanto riguarda risultati, sicurezza e privacy.

Dottor Lavezzari, secondo lei è possibile affermare che la calvizie androgenetica sarà presto definitivamente sconfitta?
Con le nuove tecniche di trapianto e con i mezzi terapeutici a disposizione sarebbe lecito dire che, nella maggior parte dei casi, rimanere o diventare calvi rappresenta oggi soltanto una scelta. Molte sono le novità terapeutiche e chirurgiche a disposizione degli esperti. Una è sicuramente rappresentata dall’impiego dei fattori di crescita per migliorare i risultati dei trapianti.

Un enorme passo avanti è stato già compiuto parecchi anni fa nell’aver scoperto un farmaco, la finasteride, capace di contrastare con efficacia gli effetti del Diidrotestosterone (DHT), l’ormone androgeno responsabile dell’alopecia androgenetica. Recentemente è stato dimostrato che gli ormoni androgeni controllano la crescita del capello attraverso la regolazione nella papilla dermica della sintesi e del rilascio delle citochine, proteine molecolari che intervengono in molti processi biologici e che agiscono tra l’altro come messaggeri cellulari.

Tra queste sono apparse subito di estremo interesse quelle conosciute come Fattori di Crescita. In particolare è stato riscontrato che i Fattori di Crescita presenti nelle piastrine (PDGF: Platelet-Derived Growth Factor) non solo sono in grado di stimolare i processi di cicatrizzazione e di indurre la proliferazione cellulare, ma si sono rivelati anche di estrema importanza nello sviluppo del follicolo e nella formazione di nuovi vasi. Un’altra sostanza, Tranforming Growth Factor Beta (TGF-beta 1), sempre presente nelle piastrine, appare invece come il più importante responsabile nella regolazione del ciclo del follicolo.

In altri termini vuol dire che abbiamo cominciato ad utilizzare il plasma dei pazienti, trattato in modo da contenere un’alta concentrazione di piastrine (e quindi dei Fattori di Crescita) per conservare le Unità Follicolari(FU) e per infiltrare le aree trapiantate. In tal modo possiamo indurre una ricrescita più rapida dei nuovi capelli trapiantati ed aumentare la sopravvivenza di tutte le FU, oltre che ottenere una più veloce cicatrizzazione. Nella Clinica S. Anna di Lugano abbiamo messo a punto questo tipo di intervento ma ormai, già dalla seconda metà del 2006, saremo in grado di impiegare le cellule staminali per potenziare i risultati dei trapianti.


  
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