Gli Uffizi di Firenze, i musei capitolini a Roma, quello della Ferrari a Maranello o il Capodimonte a Napoli: saranno questi i nuovi luoghi della promozione del vino e del made in Italy. Ne è convinta Buonitalia, società creata dal Ministero delle Politiche Agricole per valorizzare e internazionalizzare i prodotti d’eccellenza dell’agroalimentare italiano che, in questi ultimi tempi, sta avviando una speciale campagna dentro alcuni dei siti museali più importanti del Belpaese.
Un modo per abbinare cibo e opere d’arte, come espressione della stessa cultura, che del Buonitalia ha rilanciato con forza in occasione del Vinitaly guardando anche oltre i confini nazionali. Nei bookshop dei musei italiani verranno aperti spazi espositivi in grado di promuovere le nostre produzioni agroalimentari. Come spiegato da Giorgio Serra, responsabile del dipartimento vitivinicolo di Buonitalia: «L’idea è quella di legare le nostre eccellenze artistiche a quelle agroalimentari e presentare in modo unito il nostro patrimonio ai molti turisti, in particolare quelli stranieri, che visitano i nostri musei, offrendo loro la possibilità di conoscere e acquistare i prodotti».
Vetrine uniche e speciali, in cui le aziende, a rotazione sono chiamate a “sfoggiare” i loro migliori gioielli. Ad essere privilegiati sono i vini e i prodotti tipici del territorio, ma non manca spazio anche per quelli provenienti dal resto del Paese. «Far entrare il vino nei musei non è comunque semplice - aggiunge Serra - e serve prendere accordi con le sovraintendenze.
Ma i turisti apprezzano e il passo successivo è quello di portare i nostri prodotti direttamente sui mercati esteri affinché un qualsiasi visitatore straniero possa trovare il vino conosciuto agli Uffizi anche sotto casa propria».
Un tema, quello della promozione fuori confine, caro a Buonitalia che da tempo punta su questo versante cercando di favorire l'internazionalizzazione delle aziende e dei prodotti italiani. Tra i mercati più interessanti, oltre quelli tradizionali come Europa, Usa e Giappone, ci sono la Cina, la Corea del Sud, l’India e la Russia.
Nel futuro di Buonitalia c’è il progetto di portare l’Italian Life Style in nicchie di mercato fino a ora trascurate.
Dai musei appunto, ma anche alberghi di lusso, navi da crociera o villaggi turistici. Luoghi inusuali e fino a ora mai toccati dalla promozione ma che possono rappresentare importanti canali di conoscenza e valorizzazione per il made in Italy.
Conoscere cosa mangi è benessere
|