Nel 2005 era un ragazzo prepotente, un bullo insomma. Pesava 100 chili e compiva atti di vandalismo. Ma fu acciuffato e processato. Il tribunale di Ancona lo condannò ad una riabilitazione molto particolare: volontariato con la Croce Rossa, studio e dieta. La tesi accusatoria si fondava sulla convinzione che le azioni del piccolo “criminale” fossero dettate soprattutto da insicurezza.
Quando si è presentato davanti al pubblico ministero dei minori di Ancona e ai servizi sociali era un’altra persona. Sembra, infatti, che l’imputato abbia seguito alla perfezione le indicazioni ricevute dal giudice tanto da apparire molto più sicuro di sè, più consapevole. Come se si fosse alleggerito di un peso...
Essere curiosi è benessere
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