L’uomo e lo stress
Per certi aspetti l’uomo vive di stress. E talvolta ne muore. Per ragioni ataviche, fin dai tempi in cui cacciava per vivere, ha bisogno dello stress; la condizione di vigilanza e la prontezza nell’agire e nel reagire, che ancora sono caratteristiche maschili, richiedono quell’assetto psico-neuro-endocrino assai complesso, più semplicemente noto come stress.
Gli agenti stressogeni maschili sono diversi da quelli femminili. L’uomo tende a concentrarsi su un tema o su un obiettivo, si carica emotivamente ancor prima di agire e proprio questa condizione di tensione è produttiva di risorse e di espedienti utili. Si tratta di stress buono, eustress.
Ma, attenzione! Alla costante ricerca di successo e di potere, nell’inseguire sempre nuovi traguardi, l’uomo soffre ogni elemento di distrazione. Fatica a seguire più cose insieme ed invidia alla donna la capacità di conciliare i mille elementi della quotidianità. Il solo timore di perdere in efficacia e in prestazioni è causa di stress cattivo, distress, quello che erode, che diviene esso stesso motivo di ansia: ansia da prestazione.
Un esempio: il classico caso delle difficoltà nei rapporti sessuali di chi non presenta obiettive cause anatomiche o fisiologiche, ma vive immerso nello stress. Per semplificare, come per i farmaci, è una questione di dosi; la vita odierna, come la savana preistorica, richiede un maschio agguerrito ed in guardia, ma se la pressione supera un certo livello, si rischia che gli “saltino le valvole”.
L’uomo e l’estetica eubiotica
Le statistiche affermano che l’uomo sta riducendo il fumo e, nel contempo, l’informazione scientifica lo rende più consapevole dell’importanza di un’alimentazione equilibrata e della pratica dell’esercizio fisico. Molti cinquantenni appaiono in ottima forma e tanti ricorrono ai centri benessere per recuperare l’equilibrio che sentono instabile. Allora, va tutto bene?!
Personalmente credo che il pianeta uomo sia in gran parte inesplorato e che ancora non sappiamo molto circa i suoi veri bisogni ed i suoi desideri. In questo ambito, inoltre, inizia ad evidenziarsi una sorta di frattura generazionale che investe anche un argomento culturalmente estraneo alla mentalità maschile quale è stato, fino ad ieri, l’uso del cosmetico.
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