La notorietà del gelsomino è principalmente dovuta al suo intenso ed intrigante profumo. E in effetti se fosse stilata una Hit Parade di piante in base al profumo dei fiori il gelsomino si attesterebbe senza troppo sforzo ai piani alti della classifica, e lì si batterebbe fieramente con Rosa, Mimosa e Giacinto per il primo posto. In Persia, fin dai tempi di Ciro il Grande, la sua fragranza era amata appassionatamente e i suoi fiori erano usatissimi nella preparazione di balsami e oli per bagni e massaggi lussuosamente profumati. Il gelsomino veniva anche utilizzato per scopi meno frivoli e più “salutistici” in un gran numero di pozioni e intrugli, adoperati per i loro effetti eccitanti sul sistema nervoso. Più banalmente, non per i suoi supposti effetti lisergici ma solo per soddisfare il palato, i cinesi l’hanno sempre mischiato con il tè, ottenendo uno squisito aroma; la mistura è talmente buona da essere apprezzata e diffusa da anni anche da noi in occidente.
Detto ciò , dato a Cesare quel che è di Cesare, bisogna riconoscere che questa pianta oltre ad essere profumatissima è anche davvero splendida.
Il gelsomino è un vigoroso rampicante adatto a ricoprire rapidamente pergolati e treillages che riempirà di delicati fiori nel periodo della efflorescenza . Purtroppo molte delle 200 specie del genere Jasminum soffrono i rigori invernali, ovvero non sono rustiche, e questo malauguratamente preclude l’utilizzo nel Nord Italia della maggior parte delle sue varietà. Questo però non vuol dire che chi abiti a Milano debba rinunciare al suo bravo gelsomino in terrazzo. E qui bisognerebbe aprire una piccola parentesi: è un errore comune pensare che piante incluse in uno stesso genere abbiano bene o male le stesse esigenze culturali, e in particolare che abbiano un grado di rusticità molto simile. Tante volte un genere viene considerato non rustico, e per questo sbrigativamente bocciato in toto, solo perché la maggioranza delle sue specie è effettivamente maldisposta verso il freddo; invece spesso al suo interno possiamo trovare specie resistentissime al gelo invernale.
Tornando al nostro gelsomino, infatti, abbiamo diverse specie rustiche: il Jasminum nudiflorum, il J. officinale e in misura minore, ma in grado di crescere nel nord del nostro paese usando qualche accorgimento ( tessuto-non tessuto e pacciamature durante l’inverno), il J. Polyanthum e il J. Mesnyi.
La forma del fiore di questa pianta è variabile; caratteristica comune di tutte le specie sono le dimensioni ridotte dell’infiorescenza e la lunga durata della fioritura. Il colore varia tra il bianco- che puo degradare a seconda delle specie fino al rosa- e il giallo. Un gelsomino fiorito è uno degli spettacoli più poetici che si possano immaginare: durante questo periodo si ricopre di una compatta coltre di fiori, tanto fitta da rendere invisibile il verde delle foglie sottostanti e dal profumo intenso a tal punto da essere gentilmente stordente.
Prendersi cura delle proprie piante è benessere
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