Lo sapevate? Se soffrite spesso il mal di testa siete soggetti a rischio di sovrappeso. Gli italiani che accusano forti emicranie sono più di 9 milioni: un terzo è in età infantile o adolescenziale, la maggioranza è donna.
L’emicrania, che affligge una parte significativa della popolazione e che incide pesantemente sui conti della spesa sanitaria (600 euro l’anno a malato, 25 milioni di giornate di lavoro perse) è a tutti gli effetti una malattia sociale, tra le venti maggiori cause di disabilità nel mondo.
Ma c’è di più. La cefalea fa ingrassare, di fatto, il 30% delle persone che ne soffre: alcuni di questi soggetti hanno subito le conseguenze dell’uso di alcune sostanze presenti in farmaci usati nella cura del disturbo, come i beta-bloccanti e i calcioantagonisti. Sui 200 pazienti in cura presso l’Università di Padova, cui sono stati somministrati farmaci a base di amitriptilina, flunarizina, propranololo, pizotifene, varapamile e valproato (sostanze presenti nei più comuni analgesici) è stato riscontrato un aumento di peso corporeo di 3-6 chili in 6 mesi.
Per la prima volta al mondo il dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino ha dimostrato che nei pazienti emicranici si verifica un’alterazione del metabolismo del glucosio -esattamente come avviene nei soggetti diabetici- legata ad una resistenza all’insulina cioè ad una diminuita attività insulinica.
In queste persone l’assunzione di cibi non è seguita da un utilizzo delle sostanze energetiche derivate dall’alimentazione e il risultato immediato è quello di un aumento di peso che può arrivare fino all’obesità. Il problema del peso a volte collegato con un maggiore stimolo dell’appetito o con una variazione del metabolismo o ancora a un minor consumo di energie. I medici sostengono, però, che anche se si tende a ingrassare non necessariamente bisogna ricorrere all’interruzione della terapia ma ad una modificazione delle abitudini di vita…
Anche per chi soffre di mal di testa, quindi, potrebbe valere la stessa ‘cura’ cui vengono sottoposti i soggetti in sovrappeso: fare attività fisica moderata ma regolare, avere un’alimentazione equilibrata e povera di grassi. Si sta valutando anche la possibilità di usare farmaci ipoglicemizzanti orali, che potrebbero aiutare a ridurre gli attacchi di emicrania e contemporaneamente bloccare l’incidenza della terapia sul peso corporeo.
Come misura preventiva rilassatevi e non fatevi coinvolgere dai ritmi di vita che contribuiscono alla comparsa dei mal di testa, perché anche cercare di restare magri può essere uno stress e provocare cefalea e allora il circolo vizioso potrebbe non avere fine!
Amare è benessere
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