Per favore, non chiedetemi ancora una volta il seno di Ela Weber o le labbra di Francesca Neri o gli zigomi di Madonna!
L'abito non sempre fa il monaco: anche in chirurgia estetica.
Madonna non è solo un bel paio di zigomi: è fascino, è carisma, è intelligenza e capacità.
E voi mamme, non portatemi le vostre figlie sedicenni perché devono fare "il gruppo di “Domenica in”... e quindi sa, Professore, un seno più grande può significare un provino, e quindi una carriera da star!".
Migliaia di seni sono passati davanti alle telecamere, ma ben pochi ci sono rimasti.
Se vostro marito vi ha lasciato per la ragazzina di vent'anni, non gonfiatevi le labbra a 50 anni: non sarà certo per questo che forse tornerà da voi.
E' difficile fare il chirurgo plastico oggi. Io ho cominciato nel 1981, venti anni fa. Avevo 26 anni e dopo la specializzazione ho passato molto tempo in Brasile con il "Mestre", il maestro, come lo chiamano a Rio: Ivo Pitanguy.
Il quid in più che veramente si apprende da lui consiste in una “cosa” sola: la psicologia femminile. La donna che ti entra nello studio la si riesce a capire da un semplice dettaglio: da come si siede, da come ti guarda, da cosa ti sta per chiedere... si può prevedere se la sua domanda rispecchia una esigenza vera, che viene da dentro, o se sia l'espressione di una ossessionata ricerca di una bellezza astratta, spesso imposta dai falsi miti di oggi, che sarà, quindi, quasi sempre disillusa.
Che mondo strano e affascinante sono le donne viste nello studio di un chirurgo plastico, e come sono diverse da quelle decise, sicure, fino ad essere a volte arroganti, che si incontrano nei negozi, negli uffici, dietro le scrivanie da manager.
Più sono belle e più sono fragili, messe in crisi dall'arrivo della prima ruga o dalla vista di un cuscinetto di cellulite che prima non c'era, e che non va via neanche se ti uccidi in palestra e fai la fame.
Se solo sapessero quanto gli uomini, quelli veri, guardano più al fascino di una piccola ruga che al sopracciglio "stirato" tipo top model.
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