“Giglio del deserto”...“Pianta miracolosa”…
Sono questi alcuni dei tanti appellativi con cui veniva chiamata l’aloe.
Conosciuta e venerata fin dall’antichità dai Cinesi e dagli Indiani e poi dai Greci, dai Romani, dagli Egizi e dai Sumeri per le sue numerose proprietà e virtù terapeutiche, l’aloe è oggi ampiamente studiata e riconosciuta anche a livello scientifico.
L’aloe vera appartiene alla famiglia delle piante Gigliacee-Aloe di cui fanno parte oltre 320 varietà (G.W. Reynolds nel 1950, classificò 350 specie di Aloe, ed oggi si contano 600 varietà di piante del genere Aloe) , ma soltanto 4 o 5 sono studiate per le loro proprietà salutari. Tra queste l’Aloe Barbadensis Miller (che prende il nome dalle isole Barbados), comunemente denominata “aloe vera”, e conosciuta anche come “Aloe Vulgaris di Lamark”, è la più nota e la più efficace.
E’ chiamata Giglio del deserto perché cresce in climi tropicali caldi e secchi e perché spesso viene scambiata per un cactus, perché come quest’ultimo è una pianta grassa che cresce in terreni aridi.
Può raggiungere un’altezza tra i 60 e i 90 cm., vive generalmente 5 anni, e le sue foglie verdi, carnose e contornate di spine, che possono raggiungere una lunghezza di 40-50 cm, sono rivestite da una membrana protettrice che permette di trattenere l’acqua piovana filtrata dalle radici e quindi di resistere a lunghi periodi di siccità completa. Attraverso il processo metabolico, l’acqua viene trasformata in quel gel trasparente, lucido e amaro dalle incredibili proprietà terapeutiche e medicinali.
L’aloe fiorisce in primavera o in autunno con fiori ripartiti in più steli, che nascono al centro della pianta e cui appartiene una gamma di colori che vanno dal bianco verdastro al rosso. Impiega dai quattro ai cinque anni per la maturazione, e per “maturazione” s’intende quando il gel contenuto nella pianta è al massimo del suo potere nutritivo.
Si racconta che Cleopatra fosse una grande consumatrice di aloe e quanto questa pianta l’aiutasse a conservare la sua leggendaria bellezza. Ed è proprio grazie alla sua benefica azione sulla pelle che l’aloe deve la nascita della sua “fama”. Grandissimo è infatti il suo potere idratante ed astringente perché questa pianta così come nel deserto è in grado di catturare e trattenere l’umidità e di richiudere poi i pori delle sue foglie per conservarla, allo stesso modo agisce sulla pelle.
Composto per circa il 50% di acqua, il gel dell’aloe è senza dubbio il miglior idratante naturale di origine vegetale conosciuto. Il suo potere idratante che viene stimato tre volte superiore a quello dell’acqua, permette di apportare rapidamente alla pelle tutti gli elementi nutritivi di cui è ricca la pianta. In più grazie all’alto contenuto di antiossidanti di cui è composta,come ad esempio la vitamina E, l’aloe apporta un prezioso contributo nella lotta contro i radicali liberi, principali nemici dell’invecchiamento cutaneo.
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