Gibboni: i Gibboni sono primati che vivono nel sud-est Asia, dalle braccia lunghissime, frugivori e difficilmente avvistabili a terra, visto che passano la maggior parte della vita sugli alberi. Quindi, sono ovvie le considerazioni riguardanti il pericolo che la deforestazione rappresenta per questi animali, a cui si aggiunge il traffico di parti del corpo utilizzati nella medicina tradizionale.
Il più a rischio è il Gibbone di Giava, di cui restano sono 2000 esemplari.
Molti di questi primati, inoltre, sono minacciati dalla diffusione del virus dell’Ebola.
Questa è solo una piccola carrellata della drammatica situazione dei più noti primati del mondo. Si tratta effettivamente di un quadro difficile da digerire, ma nessuno ci chiede di farlo: il nostro intento non è quello di invitare la gente a “guardare e piangere”, ma di spingerla a “conoscere e agire”.
Quindi cosa possiamo fare noi per salvare queste meravigliose creature? Innanzitutto leggere articoli, notizie, libri e quanto più ci aggrada, perché più si conosce, più è facile proporre nuove soluzioni. Poi viaggiare: il turismo è essenziale, come abbiamo più volte sottolineato, per dare ai paesi in via di sviluppo un’alternativa economica alla vendita del legno delle foreste.
Ovviamente, deve essere un turismo eco-sostenibile: quindi cercate delle valide associazioni che organizzino viaggi alla scoperta della natura senza danneggiarla. E in assenza di soldi, datevi al volontariato, per cui spenderete poco più del costo del biglietto aereo.
Evitate di comprare prodotti derivati dalle foreste tropicali, e soprattutto scegliete il legno FSC (Forestry Stewardship Council), una scelta fondamentale verso la salvaguardia di questi preziosi habitat.
Aprite cuore e portafoglio, se ne avete la possibilità, e sostenete a distanza i progetti di conservazione. Spesso, salvare le specie in via di estinzione e la vita e la cultura delle popolazioni native sono un tutt’uno. Esistono diverse associazioni che lottano per far sì che i nativi riconquistino i loro diritti e gli venga riconosciuta la proprietà della terra dei loro padri. Aiutare questa gente acquisisce quindi una doppia rilevanza: per le persone e per gli habitat delle specie animali in via di estinzione.
Ogni piccolo gesto è essenziale per salvare la biodiversità. Conoscere questi fatti terribili non serve per perdere la speranza, ma per darla a chi ne ha bisogno.
Conoscere la terra che abiti è benessere
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