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D. Ritornando alla tua storia di modella, con quali stilisti hai lavorato?
R. Con tutti: da Gattinoni a Balestra, da Fustemberg a Lancetti e Curiel... Ma anche con i giovani stilisti quali Ciambella, Anton Giulio Grande, Grimaldi, Giardina e tanti altri.

D. C'è uno stilista, in particolare, che preferisci o hai preferito nell'arco della tua carriera?
Per un motivo o per un altro mi piacciono tutti; c'è chi mette in risalto i tuoi fianchi o chi evidenzia il tuo seno oppure la vita... E poi, sinceramente, dopo tanti anni di sfilate sono diventata loro amica e sugli amici non si esprimono giudizi.

D. La professione di modella, come abbiamo già detto, obbliga a smettere presto per raggiunti limiti d'età... In effetti quando si è "vecchi" nel mondo della moda? E tu cosa pensi di fare dopo?
R. L'età è molto importante soprattutto per il pret à porter; l'Alta Moda, invece, è un pochino più elastica. Certo, può capitare di essere vecchie anche a 23 o 24 anni se ne dimostri di più... dipende dalla freschezza del viso. Io ho trent’anni ed ho lavorato tranquillamente fino a pochi mesi fa. Per quanto riguarda il mio futuro, vorrei continuare il lavoro che sto svolgendo adesso; conduco un programma sulla moda per una tv privata, un lavoro che mi piace molto anche se un po’ precario come sono, del resto, tutte le professioni nel mondo dello spettacolo.

D. Facendo questo lavoro, quanto sono cambiati i tuoi rapporti con la famiglia e con gli amici?
R. Fondamentalmente non è cambiato nulla. Ho sempre cercato di dividere il lavoro dalla vita privata. Non ho mai frequentato il giro delle modelle e, oggi, i miei amici sono ancora quelli che ho conosciuto quando sono arrivata a Roma. Per quanto riguarda la mia famiglia, invece, è stato più difficile perché vive a Taormina... Quindi non vedo mia madre e mio fratello tutti giorni anche se li sento spesso al telefono e quando posso torno a casa.

D. Chi è Leyla Pafumi nella vita di tutti i giorni?
R. Ho capito che non bisogna montarsi la testa e così dovrebbero fare tutte le ragazze che si avvicinano a questa professione... Ho continuato a fare la vita di sempre e non mi sono mai identificata nel ruolo di modella; mi vesto in modo semplice, non seguo uno stilista, compro quello che mi piace di più, amo stare comoda... E’ come se avessi una doppia personalità perché nella vita di tutti i giorni sono un'altra persona, molto semplice e spontanea. Mi sento modella solo quando lavoro.

D. ... E come trascorri le tue giornate?
R. In modo molto semplice. Vado a fare la spesa, cucino cibi che mio marito definisce addirittura troppo complicati e, soprattutto, mi occupo di mio figlio che ha solo pochi mesi e che spesso, come posso, porto con me anche quando lavoro. Amo molto dormire e quindi mi sveglio tardissimo. Purtroppo le mie amiche svolgono lavori che le obbligano a rigidi orari d’ufficio e questo mi crea non poche difficoltà nei rapporti... Infatti di giorno sono spesso sola e la sera, quando vorrei uscire, non sempre trovo chi è disponibile a fare con me le ore piccole... Quando lavoro, invece, vado a letto molto presto perché per una modella è importante non avere le occhiaie... e poi tutto il giorno sui tacchi... e poi la passerella...

D. Leyla Pafumi è una donna realizzata anche in amore?
R. Anche in questo campo mi reputo fortunata perché ho un compagno che ama il mio lavoro e mi sprona a farlo anche quando devo partire per lunghi viaggi, lasciandolo solo con il bambino. Peraltro, nonostante nell’opinione comune la modella sposa inevitabilmente il fotografo, la mia storia è differente...Non ho mai frequentato gli ambienti della moda fuori dal lavoro ed ho sposato un imprenditore, quindi un uomo lontano dalle luci delle sfilate che mi ama per quello che sono e non per quello che appaio.

D. Come vivi l'ombra dell'invecchiamento?
R. Non ci ho mai pensato. Non faccio ginnastica e massaggi, non metto creme o altro, ma è bene che cominci a farlo visto che tra qualche giorno avrò 30 anni.

D. Se dovessi dare un consiglio alle ragazze che vogliono fare questa professione?
R. Direi di prestare molta attenzione alle agenzie che chiedono soldi prima di farle lavorare in quanto già percepiscono delle percentuali sui compensi. Direi di stare attente a quegli ambienti che fanno scendere a compromessi, alle diete sbagliate, a non lasciare gli studi per il lavoro perché, poi, ci si ritrova a 24 anni senza aver studiato e con gli stilisti che scelgono le ragazze di 14 o 15 anni…



(05/08/2005) - SCRIVI ALL'AUTORE


Moda è divertimento, divertirsi è benessere

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