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LA CONTESSA BIANCA
TITOLO ORIGINALE: The White Countess
REGIA: James Ivory
CON: Ralph Fiennes, Natasha Richardson, Vanessa Redgrave, Lynn Redgrave, Hiroyouki Sanada
UK 2005
DURATA: 135 min.
GENERE: drammatico
VOTO: 9

Livia Bidoli

Shangai 1936: The White Countess (La contessa bianca), da cui prende titolo il film, è il nome di un locale notturno molto speciale fondato da un ex-diplomatico inglese, Todd Jackson. Attorno al locale ruotano le vite di un’intera famiglia nobile russa rifugiatasi a Shangai ed ora completamente decaduta. Sofia, madre di Katya, lavora nel locale per mantenere l’intera famiglia.

La contessa bianca è l’ultimo film di James Ivory tratto dall’omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro, già suo ispiratore per Quel che resta del giorno con Emma Thompson e Anthony Hopkins. La sceneggiatura originale è di Ishiguro stesso ma contiene un importante modifica per il personaggio interpretato da Ralph Fiennes: nel film Jackson è cieco.

Questa modifica è dovuta, come spiega lo stesso regista, ad un incontro fortuito con uno scrittore suo amico: “Una sera, mentre stavamo discutendo del film con Ismail (Merchant, il produttore), incontrammo un nostro amico cieco che faceva di tutto per nasconderlo. Soprattutto non voleva essere aiutato quando si trovava in difficoltà a causa della sua cecità. A quel punto ci venne in mente di proporlo a Fiennes e lui accettò subito”.

Quello che contraddistingue il personaggio di Jackson-Fiennes è un’estrema difficoltà di adattamento e di relazione con gli altri e questo si nota anche attraverso i dettagli: la porta pesantissima del locale rimanda ad una chiusura emotiva che il film racconta con estrema delicatezza. Jackson è un uomo che ha un sogno: costruire il locale dei suoi desideri e quando incontra Sofia-Natasha Richardson, una bellissima contessa russa decaduta, capisce che sarà lei il centro di questo club. Jackson conduce il locale con l’aiuto di Matsuda, amico giapponese che fa del White Countess un punto d’incontro tra comunisti, malavitosi e militari. Sullo sfondo la crisi cino-giapponese che nel 1937 sfocerà in una vera e propria aggressione da parte dei giapponesi.

La contessa bianca è un film perfetto: nelle inquadrature, nella fotografia di Christopher Doyle, soprannominato il Picasso del cinema, già collaboratore di Wong Kar-Wai in ben due film In the mood for love e 2046, Eros e molti altri.

La musica di Richard Robbins prolunga un connubio nato con la stessa produzione Merchant-Ivory e si riconferma assolutamente adeguata a sottolineare le trame intricate di un film denso e poetico.

Gli attori del film sono tutti di grosso calibro, a cominciare da Vanessa Redgrave e la figlia Natasha Richardon, rispettivamente nelle parti della Zia Sara e della protagonista Sofia.

Ralph Fiennes, pienamente nella parte, incarna un personaggio spigoloso e introverso, con un’anima tutta profusa nella realizzazione di questo locale dove la storia prende corpo e le luci soffuse nascondono gioielli ombratili.



(09/02/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


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