Avete un telefonino recente? In casa c’è una play station? Conoscente le lampade a fibre ottiche? Avete sentito parlare dei visori notturni della polizia? Avete protesi dentali o ortopediche?
Se avete risposto “si” ad una sola di queste domande sappiate che anche voi vi state servendo del Tantalio. Non lo sapevate? Non preoccupatevi, lo sanno solo gli addetti ai lavori, ma senza questo metallo non avremmo la tecnologia avanzata che ci circonda. Saremmo ancora alle valvole di buona memoria.
È fuor di dubbio che il telefono cellulare abbia rivoluzionato il nostro modo di vivere e i mercati internazionali. Quest’oggettino, che sta bene in tasca o appeso al collo e che ogni anno si rimpicciolisce, è in realtà un gigante microscopico che funziona sotto tutti i climi.
Se lo si apre, si vede che ha, al suo interno, delle cose piccolissime che sembrano lenticchie, ma che sono determinanti per la sua esistenza…
Questi oggetti minimi, definiti semplicisticamente lenticchie, sono dei condensatori al tantalio, un abbinamento da cui dipende tutta la magia dei telefonini e di tutte le apparecchiature elettroniche.
I telefoni di nuova generazione sono piccoli, si ricaricano ogni 3 o 4 giorni e funzionano sia al caldo che al freddo. Solo 10 anni fa non era possibile ottenere tutto questo, i telefoni erano dei veri mattoncini che ci portavamo dietro.
Poi sono stati miniaturizzati, potenza delle nanotecnologie e adesso hanno il pregio di funzionare dal Circolo Polare Artico al Tropico del Cancro, dal grande freddo al grande caldo.
Le nanotecnologie sono un’altra parola magica, che ha avuto una strada lunga quanto il tubo catodico della televisione, che è l’ultima valvola ancora in commercio. Avete presente le televisioni di oggi? Sono di due tipi: uno sottile al plasma, e l’altro mastodontico, grande e grosso. Bene, quello ha il tubo catodico, cioè una valvola gigante.
Dalle grosse valvole, fatte come lampadine, ha preso le mosse l’alta tecnologia, da li si è approdati ai transistors e poi al famosissimo “CIP” di Silicio, e tutti i componenti voluminosi che prima facevano funzionare le radio sono stati spazzati via.
Insomma in 50 anni siamo passati dal gigante al microbo.
Però non tutto era trasformabile in CIP, e tra le parti che rifiutavano di rimpicciolirsi c'erano i condensatori. Ma ecco che arriva il Tantalio, migliorando le capacità di funzionamento di un condensatore...e dai centimetri si è passati ai millimetri.
Oggi le dimensioni tipiche di un condensatore lo avvicinano alla forma e alla dimensione di una lenticchia.
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Da quando è stato introdotto, l’ascesa del Tantalio è stata irresistibile. Trova applicazione in tutte le tecnologie elettroniche e mediche: telefonini, telecamere, computer, Playstation, e ogni apparato elettronico.
E' utilizzato dall'industria aerospaziale, per l'elettronica dei veicoli, dall'industria delle armi a quella delle telecomunicazioni.
Inoltre l'ossido di tantalio aumenta la rifrangenza del vetro, viene pertanto utilizzato per le lenti fotografiche.
Un utilizzo importante è stato nei visori notturni, in dotazione alla polizia, apparecchi che vedono al buoi e che ingrandiscono fino a 1 milione di volte.
Il Tantalio riduce a zero la luce riflessa, eliminando un grave problema di ottica.
Trova utilizzo anche nei connettori delle fibre ottiche, e visto che non reagisce con i componenti biologici umani, trova quindi applicazione in odontoiatria, in chirurgia e in ortopedia.
Se oggi la carica del telefonino cellulare dura a lungo è tutto merito del Tantalio, in quanto serve a mantenere e a prolungare la carica della batteria.
La nostra società sta diventando dipendente dal Tantalio, ogni giorno ne divora quantità crescenti e ci si ammazza per il suo possesso.
Il Tantalio è un metallo raro di colore grigio, che è stato scoperto nel 1802 da un chimico svedese Anders Ekeberg, ma non si trova in natura come tale.
Si ricava da un fango nero detto Coltan o Columbite che è reperibile in Africa e in Australia, dove si trovano le miniere a cielo aperto. L’ estrazione avviene con la tecnica che usavano i cercatori d’oro nella California dei primi dell’900: setaccio e acqua.
Se l’oro rende ricchi, il possesso del Tantalio, rende potenti.
Oggi la sua estrazione frutta circa 6 miliardi di dollari l'anno e il suo prezzo è aumentato del 600% negli ultimi 4 anni.
Solo nel corso del 2000, alla borsa di Londra, la sua quotazione è passata da circa 40 $ a circa 380 $ al chilogrammo.
Il mercato del Coltan al momento è accentrato nelle repubbliche del Centro Africa, nei vulcani Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo e in Uganda, ma accanto alle compagnie ufficiali, il contrabbando di Coltan impera, perché rende cifre enormi.
Il Rwanda, ha incassato in 18 mesi circa 250 milioni di dollari dalla vendita del Coltan entrato illegalmente nel paese. La lotta per il possesso illegale del fango nero serve a finanziare la lotta armata tra le varie etnie. Un rapporto delle Nazioni Unite, pubblicato in aprile 2001, ha denunciato il contrabbando di migliaia di tonnellate di Coltan ad opera di ruandesi, ugandesi e burundesi, per finanziare (si parla di almeno 20 milioni di dollari al mese) i propri eserciti. Ma ci sono anche le denunce dei padri Comboniani che assistono allo sfruttamento dei lavoratori nelle miniere di Coltan, dove lavorano essere umani ridotti ormai in schiavitù.
La lotta si è spinta ad un tale livello che molte grandi compagnie telefoniche hanno deciso di servirsi solo del minerale estratto in Australia e di abbandonare l’Africa.
Comunque il prezzo del Tantalio è destinato a rimanere alto, ancora a lungo a causa sia del continuo aumento della domanda, sia per la mancanza di altri materiali con cui realizzare dei componenti elettronici altrettanto affidabili.
I condensatori ceramici, gli unici che per il momento potrebbero sostituire quelli al tantalio, non possono essere ancora miniaturizzati a tal punto da essere inseriti nei cellulari o in altri circuiti elettronici dove le dimensioni rappresentano un fattore chiave.
Insomma la meraviglia della nostra tecnologia, scatena l’ingordigia di interi popoli, e guerre spietate e sotterranee.
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