Ricomincia sabato sera su Raiuno l’avventura di Mister Baudo in tv. Torna con uno dei generi più antichi, con un programma di varietà confezionato apposta per il pubblico del sabato sera. Nutrendo la profonda convinzione che il classico non stanchi mai e che anzi se ne rinnovi il desiderio allo spuntare di ogni nuovo reality, Baudo porta ancora una volta alla ribalta vecchie gag e giovani talenti.
Sarà affiancato, infatti, da 15 giovani comici chiamati a riprodurre in diretta famosissimi sketch dei grandi Vianello, Agus, Montesano, Valeri... Un esperimento chiaramente destinato a una platea di ultra trentenni, in grado di poter attivare il meccanismo spontaneo del confronto tra i paladini del bianco e nero e le nuove proposte del mecenate di Militello.
Baudo ha sempre manifestato una sincera e ammirata attenzione al talento e più di chiunque altro ha infilato nella bottiglia dello spettacolo il messaggio di una speranza: esistono alternative alla tv spazzatura. I suoi ragazzi hanno doti e disciplina, non sono improvvisati, trasmettono l’idea che la bravura non si inventa ma si costruisce con fatica quotidiana a telecamere spente.
Magari qualcuno sbufferà alla vista del suo solito doppiopetto e occhiali d’oro, magari qualcuno disapproverà lo stile istituzionale e un po’ ingessato che vorrebbe riportarci tutti indietro agli anni ottanta... ma c’è anche da apprezzare il fatto che un signore con la sua personalità –così Giuseppe Baudo detto Pippo- non si sia voluto adeguare ai tempi col rischio sempre in agguato di rendersi ridicolo. E se finalmente ci mostrerà anche la canizie degli anni lo apprezzeremo commossi: potremmo addirittura affezionarci ai suoi capelli come al segnale di una resa umana e inevitabile. Il tempo passa e forse non è un male.
In fondo, se così non fosse, nemmeno i suoi show avrebbero motivo d’esistere. La grande attenzione che Baudo, assieme agli autori, sta riservando alla storia della tv (prima che nascesse l’idea di acquistare format oltreoceano) non è altro che un fare i conti col tempo e le sue preziose eredità.
Baudo ha scelto come amici d’avventura il regista Gino Landi e il maestro di sempre, Pippo Caruso. A dirigere la gestione dell’affaire l’appalto di Bibi Ballandi.
Per otto serate Baudo sarà affiancato da quattro intrattenitrici: la ballerina Julia Smith, ex Moulin Rouge e spalla di Giorgio Panariello a "Torno Sabato", la cantante Rosalia Misseri e le giovani Gabriela Barros e Sabrina Messina. Una famosa canzone di Sergio Caputo recitava: “E sembra un sabato qualunque, un sabato italiano, il peggio sembra essere passato... La notte è un dirigibile che ci porta via, lontano”.
Noi, già in fila per salirci sopra, attendiamo l’evento come una buona occasione per dare un’occhiata al passato coi suoi orizzonti e sacrosante nostalgie.
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