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QUANDO VESTIRSI DIVENTA STERMINIO
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Il governo canadese ha autorizzato lo sterminio di decine di migliaia di foche. Cuccioli accusati di mangiare troppo merluzzo. Cuccioli bastonati e scuoiati vivi. Cerchiamo di capire il perché. E proviamo a cambiare le cose
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di Daniel Tarozzi
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Ero solo un bambino quando Adriano Celentano mandò in onda le immagini dello sterminio cui erano sottoposte le foche, uccise a bastonate per la loro “preziosa” pelliccia. Rimasi talmente sconvolto dalle immagini cruente che mostravano le bastonate date sulle teste dei cuccioli di foca da cominciare a piangere per lunghi minuti. Non ho mai dimenticato quelle immagini.
Oggi non sono più un bambino impressionabile, eppure provo ancora raccapriccio di fronte a certe mostruosità. Mi chiedo come si possano uccidere così delle creature viventi. Mi chiedo come si possa essere così ciechi da indossare capi estratti dal dolore e dal terrore.
La pelle di foca, infatti, è destinata alle pellicce, mentre il pene di questi splendidi animali è utilizzato per sostanze afrodisiache destinate a uomini che sperano di compensare così le loro scarse prestazioni sessuali.
Purtroppo, quello delle pellicce e degli altri estratti animali destinati a mercati diversi da quello alimentare, è un tema talmente dibattuto e approfondito, che evitare la retorica diventa quasi impossibile.
Ma non si può rimanere inerti di fronte alla decisione del governo canadese che ha incomprensibilmente deciso di aprire la caccia a 975.000 cuccioli (!) di foca da ammazzare in 3 anni (2003-2006). Anche in Canada, come in Italia, la lobby dei cacciatori sembra avere un potere infinitamente più grande rispetto al numero di persone e di industrie coinvolte.
Il governo canadese, infatti, per agevolare l’esportazione di pellicce, finisce col rendersi impopolare in tutto il pianeta, come dimostrano le migliaia di petizioni e di minacce di boicottaggio che si sono levate ai quattro angoli del pianeta.
La scusa, vergognosa addotta dal governo canadese è l’eccessiva sovrappopolazione di questa specie. In pratica, si accusano le foche di essere le responsabili del declino delle risorse ittiche ed in particolare degli stock di merluzzo. Numerose ricerche scientifiche dimostrano, invece, che il declino è dovuto allo sfruttamento eccessivo e sconsiderato delle risorse del mare.
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Ma prendere a bastonate i pescatori abusivi e i governanti responsabili di leggi troppo permissive non è tra i disegni di legge presentati in parlamento…
Alle accuse ricevute, il governo canadese ha risposto: “La grande maggioranza dei cacciatori di foche sono persone responsabili animate da un profondo rispetto per il mare e le sue risorse” e che “le foche vengono uccise in maniera umanamente accettabile”.
Evidentemente si considera “umanamente accettabile” scuoiare i cuccili di foca ancora vivi, come riportano le tremende immagini degli investigatori di Sea Shepherd e Humane Society of United States.
In 53 città di tutto il mondo, nei 5 continenti del globo dall’America all’Australia, si manifesta o si è manifestato per porre fine a questa inutile e insensata carneficina e per denunciare la brutalità e la violenza feroce di cui sono responsabili i cacciatori e i pescatori canadesi, che con un randello percuotono gli animali e spesso li scuoiano ancora da vivi.
Ora dipende da noi. Se lasceremo scivolare nel dimenticatoio quanto sta accadendo, non contribuiremo solo a massacrare cuccioli inermi, ma dimostreremo anche che i governi possono fare leggi impopolari e scellerate, tanto dopo pochi giorni di lamentele, nulla cambia.
Se non vogliamo essere complici, non ci resta che firmare una delle numerose petizioni on line, accogliere gli stimoli e le proposte delle varie associazioni, ma soprattutto, come sempre, informare ed informarsi.
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(21/03/2005)
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