MILANO TATTOO CONVENTION (VIDEO)
Si è svolta a Milano la decima edizione dell’evento. Uno spazio d’incontro per mostrare e mostrarsi. Ma soprattutto per dimostrare che il tatuaggio, a volte, può elevarsi ad arte. Terranauta era lì per voi. E vi propone il VIDEO dell'evento
di Damiano Cristilli
Quest’anno si festeggia il 10° anniversario e l’appuntamento è stato davvero unico, grazie alla presenza di nomi che hanno fatto la storia del tatuaggio come Paul Booth che lo hanno elevato a forma d'arte e, soprattutto, a forma espressiva contemporanea per eccellenza.

Ma a Milano si è svolto qualcosa di più di una tattoo convention, una vetrina del tatuaggio internazionale per eccellenza, inteso come forma d’arte che merita l’attenzione di qualsiasi altra espressione artistica figurativa.

I grandi tatuatori internazionali sono stati i testimoni più accreditati per “raccontare” con i propri lavori come nel mondo più stili e radici intersechino le proprie strade, come il mondo figurativo del tatuaggio sia in continua evoluzione, per affermare il fatto che anche questo tipo di espressione artistica non cesserà di spostare di continuo i propri confini.

Molto inchiostro è passato dai tempi delle prime due edizioni della Milano Tattoo Convention presso l'associazione motociclistica Indian's Saloon. Allora fu una grande festa con tantissimi concerti a cui parteciparono più di 3000 persone arrivate da tutta Italia per divertirsi, tatuarsi e ascoltare buona musica.


A partire dalla musica, con sonorità contemporanee di grande effetto, divertente ma non invasiva nel lavoro dei tatuatori, e ad eventi culturali paralleli di grande portata, in grado di dare un reale valore aggiunto alla manifestazione:

- The Wooden Folder - Traditional"
Una mostra in cui, attraverso 60 tavole originali realizzate da tatuatori di fama mondiale, sono stati evidenziati i caratteri dominanti del tatuaggio tradizionale americano, quello nato negli anni ’20 che ha portato sulla pelle le pin up, la simbologia legata al mondo della marina, cuori sacri, fiamme e pugnali.

- Art Fusion
È l’espressione artistica più legata al tatuaggio. Creata da Paul Booth e Filip Leu come esperimento divertente per intrattenere il pubblico facendo arte, l’Art Fusion dopo solo tre anni è diventato un momento attesissimo nelle tattoo convention. Lo scopo è da una parte di muovere idee e di unire ancora di più i tatutori sotto la spinta dell’arte; dall’altra il pubblico ha seguito “in diretta” la realizzazione di un’unica opera frutto della collaborazione e dell’intuizione artistica di più tatuatori, in un coro che raccoglie e cancella le singole voci.
- I Dipinti di Jeroen Franken
Una mostra di dipinti improntati sul linguaggio e le tematiche del tatuaggio. La simbologia tribale e traditional passa dalla pelle alla tela per mostrarsi nella sua bellezza grafica legata all’immagine e al disegno. I lavori di Jeroen Franken, il famoso tatuatore olandese, sono stati esposti all’interno della tattoo convention per fare ancora una volta cultura nel mondo del tatuaggio e mostrare la bellezza della sua tradizione in contaminazioni artistiche di grande impatto visivo.

Insomma, è stata una kermesse che ha lasciato il segno nella memoria e sulla pelle dei moltissimi appassionati di tatuaggi milanesi e non solo.
E voi dov'eravate?


(10/02/2005)