E IL MAMMIFERO SI MANGIO' IL DINOSAURO
Arriva dalla Cina la scoperta che può rivoluzionare gran parte della nostra preistoria. E’ stato ritrovato un cucciolo di dinosauro nello stomaco di un mammifero grosso come un gatto.
di Daniel Tarozzi
Quando eravamo bambini giocavamo con i dinosauri. Inutilmente, i maestri e i professori hanno tentato di spiegarci che i dinosauri erano erbivori, e che quelli cattivi, enormi, che si mangiavano tutto e tutti erano brontosauri. Per noi i dinosauri rimanevano i “cattivi” e comprendevano tutti quegli animali grossi, con la coda, la pelle dura, il ruggito spaventoso e la loro totale assenza nel mondo di oggi.

Le ultime ricerche sembrano dar torto sia a noi che ai nostri insegnanti. I “dinosauri” non erano poi sempre così imbattibili e invincibili. Tanto è vero che uno di essi, un “cucciolo” è stato ritrovato quasi intatto nello stomaco di un grande mammifero vissuto in Cina 130 milioni di anni fa.

Il nostro eroe non ha avuto però molto tempo per festeggiare e vantarsi con i suoi simili. Doveva ancora iniziare la digestione, infatti, quando un eruzione lo sorprese e lo uccise. La pioggia di cenere che seguì lo conservò intatto fino ad oggi.

Il “grande mammifero” era un Rapenomamus robustus ed era in realtà grande come un grosso gatto, lungo 60 cm e pesante 7 kg. Il povero dinosauro (sì, proprio un dinosauro, questa volta. Di quelli erbivori. Quindi cornuto e razziato…), che farebbe arrossire di vergogna mamma e papà, era invece un Psittacosaurus , detto anche dinosauro pappagallo, probabilmente per la sua marcata tendenza a vantarsi di imprese mai compiute. Il che spiegherebbe l’attuale cattiva fama dei suoi simili.

Battute a parte, questa scoperta rivoluziona la nostra visione di quell’epoca. Tra 200 e 65 milioni di anni fa, i mammiferi non se ne stavano rincantucciati nelle grotte aspettando la notte per uscire, come si pensava. Se ne andavano scorrazzando per la Terra insieme ai dinosauri, depredando i loro nidi incustoditi.

I paleontologi hanno ritrovato questo fossile ben due anni fa, ma le ricerche cinesi e americane che hanno permesso di annunciare la scoperta sono state lunghe. La relazione dei loro studi è stata pubblicata sull’ultimo numero di Nature.

Analizzati i fatti, si elaborano le ipotesi. Qualcuno già ipotizza che la presenza di questi mammiferi cacciatori abbia spinto i dinosauri a sviluppare le ali e a prendere il volo. Qualcun altro potrebbe addirittura immaginare che i mammiferi siano tra le cause dell’estinzione di questi immensi essere primordiali.

Molto più probabilmente, il nostro Rapenomamus robustus, ha semplicemente avuto una fortuna sfacciata. Fortuna che si è esaurita subito dopo, a casa dell’esplosione del vulcano. Un po’ come il goal agli europei di Cassano, subito gelato dalle “imprese” nord-europee. Il ruggito di gioia rigettato nella gola. Il momento di gloria subito ricoperto di polvere e cenere.


(03/08/2005)