Torna nelle scuole “Che gusto che c’è”, il Concorso nazionale promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dalle Regioni, in collaborazione con ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato agricolo e alimentare) che giunge, così, alla sua II edizione. Quest’anno il progetto sarà articolato diversamente: i bambini delle classi III, IV e V della scuola primaria dovranno redigere un giornalino attraverso l’uso di immagini (disegni, fotografie, fumetti) e testi, (articoli, rubriche, interviste) dedicate ad un prodotto tipico del loro territorio.
“Il cibo è legato alla nostra cultura, alla nostra identità, alla terra in cui nasce e al lavoro di chi lo produce” - ha dichiarato Rosa Bianco Finocchiaro, coordinatrice metodologica del progetto interregionale Comunicazione ed Educazione alimentare “Cultura che nutre”. “Ogni prodotto e ogni ricetta hanno storie e tradizioni a volte antiche di secoli, per questo - ha aggiunto - fare un giornalino in classe su un prodotto tipico è un modo per conoscere, approfondire, comprendere a fondo la propria identità culturale.”
Come per la scorsa edizione, una giuria di esperti sceglierà le classi vincitrici, una per ogni regione, che quest’anno saranno premiate con un soggiorno di tre giorni a Roma. I vincitori del concorso parteciperanno ai laboratori sul tema dell’educazione alimentare e visiteranno luoghi di grande interesse storico e naturalistico della Capitale. La seconda edizione del concorso raccoglie il successo ereditato dalla prima esperienza che ha visto la partecipazione di 16.200 classi. Il materiale promozionale ed il kit didattico hanno raggiunto 170.000 scolaresche per un totale di 4.250.000 alunni coinvolti.
Nella prima edizione, inoltre, una delegazione, scelta tra i ragazzi delle scuole vincitrici è stata invitata – nell’ambito del “Progetto giovani: bambini al Quirinale” - per una visita storico-artistica del Palazzo dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che ha sottolineato come “per promuovere una sana educazione alimentare che consenta di realizzare pienamente la tutela della salute, fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, è essenziale l’azione coordinata delle istituzioni, delle associazioni e delle imprese”.
“Che gusto c’è?” rientra nelle azioni del Programma interregionale di Comunicazione ed Educazione alimentare “Cultura che nutre” voluto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dalle Regioni, - con il coinvolgimento di ISMEA, del Ministero della Pubblica Istruzione e di INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca sull’Alimentazione e sulla Nutrizione) - con l’obiettivo di sensibilizzare nelle scuole un’alimentazione di qualità attraverso la conoscenza del nostro sistema agroalimentare, cercando di sviluppare una reciproca collaborazione tra istituzioni e utenti-consumatori.
La parola, o meglio, la fantasia e la creatività, passano ora ai bambini che dovranno inventare storie il più possibile originali sulle produzioni tipiche del loro territorio da inserire negli spazi del facsimile del giornalino che verrà consegnato ad ogni classe. Per maggiori informazioni, sia relative al concorso “Che gusto c’è?”, sia al programma di Comunicazione ed Educazione alimentare “Cultura che nutre”, è possibile collegarsi al sito www.culturachenutre.it
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