All’estero la chiamano “la città dei portici”; ben 35 km, ognuno diverso dall’altro per forma e colore, fiancheggiano le sue strade e viuzze raggiungendo un vero primato in Europa.
Per noi italiani è “la città delle due torri”, degli Asinelli e della Garisenda, che stagliandosi sui tetti di tegole rosse le donano uno skyline unico al mondo. E poi c’è Piazza Maggiore, dominata dalla fontana del Nettuno, la cui statua è opera del Gianbologna. A due passi la maestosa Basilica di San Petronio che, con le sue opere di Jacopo della Quercia e Filippino Lippi varrebbe da sola una visita della città.
In questi giorni Bologna “la Rossa” vi regalerà atmosfere uniche; passeggiando per le vie del centro storico, alcune delle quali conservano ancora oggi i nomi delle antiche corporazioni delle arti, vi imbatterete nell’affascinante Mercato di Mezzo, che con le sue antiche botteghe offre un’esposizione di colori e profumi davvero da competizione. Frutta, pesce, salumi, carni e paste fresche daranno soddisfazione ai vostri sensi. E magari, se sarete fortunati, verso sera vi capiterà di incontrare qualche suonatore di strada che accompagnerà il vostro shopping deliziandovi con gli indimenticabili brani dei film di Fellini.
A proposito di shopping… Qui ce n’è davvero per tutti i gusti. Se avete intenzione di sognare, quello che fa per voi è una passeggiata nella splendida galleria Cavour in via Farini; troverete la più importanti griffes italiane e straniere ma vi renderete conto ben presto dei prezzi decisamente proibitivi. Ben più abbordabile è via Indipendenza, luogo deputato dai bolognesi alla classica “vasca” del Sabato pomeriggio, che vi sconsigliamo se volete evitare il caos.
Se siete alla ricerca di capi d’abbigliamento stravaganti ed oggetti retrò, provate a fare un giro dalle parti di via San Felice, via Castiglione o via delle Moline: riuscirete sicuramente ad acquistare pezzi originali di giovani creativi.
Ricordate poi di dedicare un paio d’ore alla scoperta dei famosi mercati locali, a partire da quello della Piazzola (ogni ven. e sab. in Piazza VIII Agosto) nel quale, accanto alle bancarelle di oggetti d’uso quotidiano, abbigliamento e scarpe a prezzi stracciati, troverete la moda degli anni ‘70 tra felpe vintage, abiti cuciti a mano e splendidi pellami.
Per i regali di Natale provate a sbirciare tra i banchi del mercatino di Santa Lucia presso il portico della Chiesa dei Servi, oppure la Fiera in via Altabella. Con un po’ di pazienza riuscirete a portare a casa addobbi per i vostri alberi, statuine per il presepe, gioielli handmade, candele e dolci tipici.
Ma Bologna è anche “la Dotta”; sede dell’Alma mater studiorum, la più antica Università del mondo occidentale (1088), nel 2000 è stata Capitale Europea della Cultura e nel 2006 prima città italiana riconosciuta dall’UNESCO come Città creativa della musica. “Dotta” si, ma sta al passo con i tempi, perché offre ai suoi cittadini la possibilità di collegarsi gratuitamente al web in modalità wireless in 220 postazioni mobili nel centro storico. Sarà per questo che la città è piena di giovani che di giorno affollano le aule delle facoltà, i musei e le biblioteche (da non perdere la modernissima Sala Borsa a due passi da Piazza Maggiore) e la sera, incuranti del freddo invernale, si riversano in via del Pratello. Strada di artisti poeti e chitarre, qui si mescolano culture di ogni città e paese, mentre studenti e hippie fanno mattina discutendo di politica.
Ed infine, Bologna “la Grassa” vi stupirà a tavola, proponendovi un tourbillon di sapori d’altri tempi. Molte sono le gastronomie del centro in cui potrete acquistare leccornie per il pranzo di Natale. A partire dalla mortadella igp ed i tortellini, che la tradizione vuole siano nati per ricalcare la forma dell’ombelico della dea Venere. E poi le tagliatelle create a somiglianza dei lunghi capelli biondi di Lucrezia Borgia, da condire con il tipico ragù.
Non dimenticate, breve o lungo che sia il vostro soggiorno, di concedervi almeno una cena in una delle innumerevoli osterie della città. La scelta del menù sarà davvero ardua, ma vi suggeriamo le lasagne al forno, in nessun altro luogo al mondo le assaggerete così buone. E poi, ancora, la gramigna al ragù di salsiccia ed i passatelli in brodo.
Tra i secondi, ovviamente di carne, scegliete tra i bolliti e gli arrosti serviti “al carrello”, accompagnati dal fritto misto alla bolognese oppure dal “friggione” di pomodori e cipolle, la cui ricetta è talmente antica e preziosa da essere conservata (insieme a quella delle tagliatelle al ragù e dei tortellini) presso la Camera di Commercio. Come dessert provate a chiedere la torta di riso, ormai quasi irreperibile se non nelle case ed in qualche pasticceria, ma pur sempre un pilastro della cucina del luogo. E dato che si sa, i bolognesi amano la tavola e la compagnia, ogni convivio che si rispetti sarà innaffiato da uno degli ottimi vini locali.
Non ci resta che augurarvi buon appetito e … Buon Natale!
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