Spettacolari, dipinti o impacchettati nel tulle; pezzi unici cortissimi come tutù o lunghi e teatrali; difficili da mettere in valigia ma sensazionali per una notte degli oscar. Dolce & Gabbana puntano sull’effetto scenico, forse un po’ troppo, ma onore al merito per aver avuto il coraggio di osare tanto anche nella scelta degli accessori, come le maxi borse.
Assolutamente all’opposto la filosofia di Donatella Versace: in vetrina abiti di gersi leggerissimo per una donna che viaggia e non ama il ferro da stiro. Donne di potere che però non hanno paura di esibire la loro femminilità e che prediligono comodi tubini o giacconi a trapezio con tasche marsupio porta tutto. Un caleidoscopio di colori nei kaftani proposti da quasi tutti gli stilisti. Quelli di Ferragamo sono di chiffon impalpabile e hanno i colori del mare. E a proposito di dettagli gli stilisti di 6267 scolpiscono le spalle con un gioco di tagli, sovrapposizione di tessuti e decorazioni.
L’ispirazione è il Giappone, rivisitato con stampe elaborate al computer. Ma il suggerimento più chic è il frac sull’abito da sera. Elegantissimi anche i piumini di Montcler disegnati da Alessandra Facchinetti la stilista che da gennaio è succeduta a Valentino Garavani come direttore creativo della storica griffe.
Per una donna sportiva il giubbotto di Hogan: si chiama Rocky touch, è in denim o pelle stropicciata, perfetto per girare in scooter. Come la seta paracadute, il nylon e il leoprene proposti da Belstaff per una donna che alla discoteca preferisce la pista da moto. Il mondo dell’arte e quello dello sport: le favole, gli animali e i porta fortuna, ironia e un pizzico di magia, voglia di gioco e rifiuto all’omologazione. E’ questa la filosofia delle borse di Gilli, griffe lanciata dall’imprenditrice Ligresti che della moda ha una visione tutta sua, quella di gioco pratico e divertente insieme in cui bassotti e dadi comunicano favole, fantasia.
E, infatti, ce n’è per tutti i gusti dal modello con il bassotto per chi ama i cani a quello con i nanetti destinato alle sognatrici o a quello con il campo di calcio o il circuito di formula 1 per le più sportive.
E non passano certo inosservate le scarpe di Cesare Paciotti, ispirate al mondo rock e alla swinging London e ricavate da t-shirt degli anni ’70. Rigorosamente versione limitata. Un suggerimento di tendenza per la prossima stagione? Tacco alto o completamente piatto. Niente via di mezzo. Anche se, ovviamente, sarete voi a decidere!
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