Nonostante i tormenti interiori di una donna che sta per diventare madre, nonostante i conflitti interiori e il dover trovare un nome ad ogni emozione, il bambino non ha interesse per le beghe di noi adulti: lui ha solo bisogno di sentirsi amato, accettato, atteso.
E'importante, perciò, concedersi lo spazio per cullarlo e cantargli una ninnananna, parlargli, rispondere ai suoi movimenti: questo gli darà forza. Consigliare ad una donna incinta di essere propositiva e coraggiosa è inutile oltre che controproducente: ci si sente talmente assorbite in un cambiamento di tale portata (di cui nessuno al mondo può avere un'idea reale a meno che non lo abbia vissuto) che l'unica cosa che si riesce a fare è avere paura e, all'occorrenza, piangere. Ma, nonostante ciò, si può sentire l'energia positiva ritagliandosi, nella giornata, un momento di silenzio in cui cercare il bambino col pensiero nelle profondità del corpo e sussurrargli tutto il nostro amore.
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