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COLLETTIVAMENTE. NUOVE FRONTIERE LIGURI
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Sette artisti alla ricerca del proprio percorso artistico. Fino al 23 settembre ad Albenga, Galleria Scola.
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di Paolo Marino
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“CollettivaMente” è una mostra d'arte contemporanea il cui intento, come esplicita chiaramente il titolo, è quello di riunire (collettiva) il pensiero (mente) in quello che si potrebbe definire l'“intento comune” di sette nomi del panorama artistico del Ponente ligure in un unico sforzo creativo.
Il sottotitolo“Itinerari creativi” designa pertanto al meglio il concetto di viaggio, di ricerca, di scoperta, che ogni autore ha compiuto, e sta tuttora compiendo, all'interno della propria personalità, rielaborando tale studio in formule e canoni artistici che sfociano in diversi stili e correnti, alla ricerca di una propria espressione individuale che soddisfi questa analisi, motivandone ampiamente infine l'“iter” effettuato. Tutti sono accomunati fra loro dal fatto di risiedere, almeno saltuariamente, in questo territorio ligure, così ricco di stimoli e meno di opportunità.
I sette personaggi, eterogenei per tecnica e stile, hanno così voluto esprimere e rendere pubblico il loro percorso artistico, per taluni più lungo, per altri più breve, ma per tutti assolutamente riuscito. Si tratta di Maidè Aicardi, Pietrina Cau, Anna Corti, Kova, Armando Mazzoleni, Daniela Soccol e Giovanna Usai. Entriamo in sintonia con ognuno di essi, presentandone il profilo personale e delineandone le peculiarità artistiche.
Maidè Aicardi, pittrice genovese, esprime, non soltanto attraverso la pittura ma anche mediante la poesia e la letteratura, quella realtà che più sente sua. I paesaggi, le marine, la natura vengono da lei“raccontati” sulla tela seguendo un filo discorsivo chiaro ed impostato.
I colori spaziano dalle tinte accese delle rappresentazioni floreali e di natura morta a quelle più spente dei“racconti di mare”, ove il verde ed il blu, mescolati con il grigio e talvolta il nero, raffreddano la scena convergendo in un classico rigore.
Artista figurativa e in certe circostanze paesaggista, nei suoi quadri ad olio su tela ripercorre il cammino dei pittori dell'“entourage” genovese di fine Ottocento, filtrando la realtà attraverso la moderna sensibilità.
La ceramista Pietrina Cau è nata ad Olbia e si è trasferita ad Alassio sin dal 1958. Da giovanissima si è dedicata all'arte come autodidatta, esprimendo la sua vena creativa attraverso svariate tecniche artistiche. Ben presto scopre una sua attrazione verso il modellato e con il tipo sente l'esigenza di affinarne la tecnica, seguendo corsi di ceramica e scultura.
Nel 2002 si avvicina alla cultura delRaku, di origine giapponese, che nasce in sintonia con lo spirito Zen. Lo studio di questa tecnica le consente di sperimentare l'uso del colore in modo inusuale, ottenendo risultati che la soddisfano e le permettono di esprimere al meglio la propria originalità e fantasia. I suoi lavori infatti esaltano l'armonia presente nelle piccole cose e la bellezza nella semplicità e nella pulizia delle forme.
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La pittrice torinese Anna Corti inizia il proprio percorso d'arte dalla“gavetta” ovvero, diplomata presso l'“Istituto Statale d'Arte per il Disegno della Moda e del Costume” della sua città, comincia a lavorare come illustratrice e disegnatrice di fumetti.
Dopo questa breve parentesi si inserisce con successo nel mondo della moda come stilista e collabora per molti anni con importanti industrie di abbigliamento del Norditalia. Dal ‘99 risiede stabilmente in Liguria e, lasciato il lavoro d'equipe, segue un suo percorso creativo più libero, che spazia dalla pittura alla ricerca della forma. Le sfumature dei colori da lei utilizzati sono sempre colme di luce e di vibrazioni ritmiche, soprattutto quando ritrae figure dall'aria contemplativa, all'apparenza sognanti, avulse dalla realtà.
Facendo tesoro della propria esperienza professionale nell'ambito della moda, affina una personalissima tecnica pittorica. Infatti, oltre ad opere tradizionali, progetta e realizza pezzi da indossare, dove trasmette il suo modo di essere, le sue emozioni e l'energia che riceve durante il processo creativo.
Domenico Cova, in arteKova, nasce a Genova, ove vive e lavora. Attratto sin da giovanissimo dal mondo artistico, ha frequentato lo studio della scultrice ed insegnante d'arte Alda D'Alessio e del pittore Vito Stragapede. Nel 2006 ha firmato il manifesto del Movimento Artistico “Il Dinamismo Cosmico” insieme con i colleghi Barrile, Dente e Zucca, tutti artisti genovesi.
Il suo lavoro è profondamente permeato dai canoni artistici dei primi del ‘900, con riferimenti al Cubismo ed al Surrealismo , non trascurando talvolta una matrice metafisica ed un cenno al Futurismo , il tutto riletto in chiave attuale, secondo uno stilema di moderno classicismo di avanguardia.
Josuè Allegrini scrive di lui:“…l'Arte di Kova è profondamente pervasa di ataviche memorie e suggestioni, di nuove ricerche plastiche, di rapporti inediti tra volume e spazio, di rinnovate violenze espressioniste dell'immagine, di evocazioni o rivelazioni surrealiste che la rendono unica, irripetibile, aniconica…”.
Le immagini che Kova propone nelle sue opere paiono scaturire dal mito dell'umana condizione e, soprattutto nella realizzazione delle sue“teste” , l'artista evidenzia un'accurata ricerca plastica all'interno del rapporto spazio/volume, realizzando opere di marcato effetto tridimensionale.
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Il pittore lombardo Armando Mazzoleni, bergamasco di nascita, ma milanese di adozione, inizia il suo percorso artistico proprio a Milano, a stretto contatto con artisti come Sartori, Longaretti, Kote Vitali, Serighelli... Ivi frequenta l'Accademia di Brera, conosce diversi artisti del gruppo “Corrente” ed entra a far parte dei Circoli Artistici più importanti. La profonda amicizia con il pittore Aldo Peduzzi gli apre nuovi orizzonti nel cammino dell'arte.
Motivi di salute lo inducono a stabilirsi nella Liguria di Ponente, prima a Bussana di Sanremo e poi a Castellaro. Nel suo studio in collina inondato di luce e immerso nella macchia mediterranea, da anni porta avanti la sua ricerca all'interno di una vita calma, appartata, ma intensa e feconda. La sua fonte di ispirazione principale è la terra di Liguria, che egli ritrae nei suoi aspetti e nelle sue sfumature, con un occhio melanconico, preferendo quei soggetti decadenti.
La sua è una pittura che pare scaturire dalla solitudine: la si può percepire infatti nei suoi arlecchini, nelle maschere, nei magazzini di fiori, nelle ginestre, nei girasoli appassiti... Come scrive il Prof. Adelio Anfosso in un suo cenno critico “ …è un pittore intento a cogliere con cauta penetrazione il senso delle cose, senza dissonanze, ma con una vibrante approssimazione al cuore degli oggetti per intensità di toni, per slanci improvvisi subitamente smorzati, velati di struggente malinconia”.
La giovane pittrice Daniela Soccol, nata a Torino ma residente spesso a Savona, in Liguria, inizia il suo cammino artistico da autodidatta, rifacendosi ai grandi Maestri della Pittura. Avendo abbracciato sin dagli esordi l'“Astratto”, ha trovato nel colore, che distribuisce sulla tela secondo una personalissima alchimia di tinte e tonalità,l'argomento principe della sua arte.
Dai suoi lavori irrompe in maniera prepotente il concetto di una realtà filtrata attraverso le velature del pensiero, che non lascia intendere forme, ma le suggerisce, quasi in una visione caledoiscopica. Le sue opere, che realizza sia con colori ad olio o acrilici su tela o anche ad acquarello o tempera su carta, riportano in maniera inequivocabile il suo“segno”, ove lo“scontro” fra colori sgargianti, l'accumularsi della materia sulla tela, creano vie verso un mondo multicolore e multiforme.
Giovanna Usai, architetto, nasce a Cagliari. Dopo la laurea conseguita all'Università di Firenze si è trasferita ad Alassio sin dal 1973. Giovanna, detta Nanna, dipinge mediante le stoffe. Invece di tela e pennello, usa tessuti, fili e macchina da cucire. All'inizio i suoi lavori si presentavano come classici“patchwork” di matrice americana, ma gradatamente l'artista si è svincolata dalla tradizionalità di questa tecnica per approdare ad un'espressione tutta sua in cui i piccoli pezzi di stoffa si intrecciano e si intersecano fra loro per diventare oggetti di pensiero e di creatività. Il “quilt” di Usai non è solo più arte tessile, ma sipliciente arte. I suoi motivi ispiratori principali sono, oltre a letture, poesie… l'arte africana e i grandi Maestri del colore: pregevolissimi sono stati i suoiquilt ispirati al mondo diBalthus. Predilige per le sue creazioni i colori che vanno dal rosso all'arancio, i marroni bruciati, la seta e il velluto.
(Nell'immagine "Figura con cappello" di Kova)
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(12/09/2007)
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