La storia di Prévost, all’inizio intitolata L’Histoire du Chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut, presto divenne soprattutto la storia di Manon, questa donna dissoluta ed innamorata preda dell’incapacità di scegliere. Il giovane Des Grieux, innamorato di lei e ricambiato, trascorrerà un primo momento con lei, sottraendola al convento dove l’aveva destinata il padre. Purtroppo Manon gli preferisce la ricca vita che le offre l’anziano banchiere Geronte a Parigi. Des Grieux cerca di fuggire con lei ma non riesce a sottrarla alle guardie che l’arrestano come cortigiana, istigate da Geronte che li aveva scoperti. Riuscito ad imbarcarsi con lei su una nave dove deportano le cortigiane in America, Des Grieux passa con lei quest’ultimo periodo che la vede crollare per gli stenti poco tempo dopo aver raggiunto il Nuovo Mondo.
La tragica storia di Manon è stata stesa su libretto da Puccini stesso, dopo averla musicata. Il libretto è stato scritto in collaborazione con i maestri dell’epoca: Marco Praga, Domenico Oliva, Ruggero Leoncavallo, Luigi Illica e Giuseppe Giocosa. Dal 1930 al 1969, le scene dipinte a pennello lungo, ossia per garantire la visione prospettica da lontano, sono state curate da Camillo Parravicini, e riprese in quest’edizione.
In questi casi si parla di armare una scena: per garantire alle tele dipinte di reggersi, macchinisti e scenografi le rinforzano in modo da garantire la tenuta delle tele quando caleranno dal soffitto durante lo spettacolo. Questo tipo di allestimento si chiama all’italiana e, oltre ad assicurare la bellezza delle scene prodotta dalla visione prospettica, apporta valore storico ed artistico alle scene stesse. Oggi difficilmente si creano ancora, e soltanto pochi enti lirici oltre al Teatro dell’Opera le commissionano.
Questo tipo di scenografie fa immergere il pubblico direttamente ed immediatamente nell’atmosfera dell’opera, coinvolgendolo nella lirica della rappresentazione. Per questo primo grande successo di Puccini, Camillo Parravicini ha ridipinto le tele per ben tre volte, quelle scelte per quest’ultima edizione sono quelle del 1960.
Due astri stranieri al canto: la romena Adina Nitescu nella parte di Manon e l’argentino Dario Volonté come Des Grieux, diretti da Donato Renzetti.
Manon Lescaut: dramma lirico in quattro atti. Musica di Giacomo Puccini. Libretto di Giacomo Puccini da François-Antoine Prévost. Maestro concertatore e Direttore: Donato Renzetti. Regia: Giuseppe Giuliano. Scene: Camillo Parravicini; costumi Salvatore Russo. Manon Lescaut: Adina Nitescu/Giovanna Casolla/Cristina Piperno; Renato Des Grieux: Dario Volonté/Renzo Zulian. Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro dell’Opera.
INFO
Manon Lescaut
Teatro dell’Opera di Roma
Prima rappresentazione: venerdì 15 giugno ore 20.30
Repliche: fino al 23 giugno
Biglietti da 17 a 130 euro
Piazza Beniamino Gigli 7
Tel. 06-481601
Fax 06-4881253
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