La moda di decorare le unghie, o nail art, sta prendendo piede anche in Italia, dopo aver conquistato l’America, il resto dell’Europa, ma soprattutto il Giappone, dove le operatrici dell’estetica sono specializzate in microdecorazioni e realizzano vere e proprie pitture e sculture sulla minuscola superficie di un’unghia.
Dei segreti della nail art ci parla la titolare del centro “GF2 Curatore d’Immagine” di Roma, Francesca Chessa, che nel giugno 2006 ha partecipato alle “Nail Olympics” di Las Vegas.
Che cos’è la nail art?
La nail art è l’insieme delle tecniche di decorazione delle unghie e consente di ottenere unghie multicolori o di dipingere su di esse una gran quantità di soggetti, secondo la fantasia propria o dell’estetista.
La vera nail art prevede che tutte e dieci le unghie siano decorate e che colori e soggetti siano speculari. In realtà molte clienti richiedono una semplice french manicure su entrambe le mani e una decorazione particolare su due sole dita, in genere i pollici.
Quali sono i tipi di decorazioni più richieste?
Le decorazioni più comuni rappresentano fiorellini, stelline, figure geometriche o astratte. In questo periodo vanno molto di moda le piume e la french manicure a due colori – una parte tutta bianca e una parte brillantinata -, anche applicati in modo trasversale. Piacciono molto il rosso e il dorato, ma sono anche diffuse le unghie arlecchino e le unghie leopardate, queste ultime realizzate dipingendo con sottili strisce la parte finale dell’unghia, che naturalmente sarebbe bianca.
In ogni caso la riuscita della decorazione dipende molto dall’abilità dell’estetista nel sovrapporre i colori.
Quali prodotti si usano per realizzare la nail art?
In genere si usano gli stripe-it, ossia vernici dalla consistenza più pastosa di uno smalto. Si stendono con un pennello molto fine, adatto a realizzare curve accentuate e si eliminano con il semplice solvente, ma per farli resistere più a lungo è comune l’utilizzo di sigillanti.
Esistono decorazioni già pronte da applicare?
Sì, è possibile acquistare i nail art stencils o i nail art stickers, entrambi facili da applicare anche da sole.
I nail art stencils consistono in strisce adesive, sulle quali sono ritagliate le figure che si vogliono dipingere. E’ sufficiente farli aderire alle unghie, passarvi sopra il colore, quindi rimuovere la striscia. Sulle dita resteranno solo i disegni colorati.
I nail art stickers sono adesivi da applicare direttamente sull’unghia prima di stendere il gel della ricostruzione o lo smalto consueto.
I soggetti sono stelline, cuori, fiorellini, coccinelle, strumenti musicali, scarpine da ballo, ecc.
Parliamo della nail sculpture.
Oltre alla nail art tridimensionale, che consente di realizzare sulle unghie figure in rilievo come frutta, pesci e infiniti altri soggetti, esiste la nail art sculpture, grazie alla quale si creano, con la stessa pasta acrilica usata per la ricostruzione, delle vere e proprie sculture.
Che tipo di nail art hai visto alle Nail Olympics di Las Vegas?
Le sculture sulle unghie realizzate alle Nail Olympics sono state forse le opere più sorprendenti. In particolare ho visto sculture raffiguranti angeli, diavoli, luna park, piste con le moto, case, alberi di natale, una bocca di lupo; la vincitrice, una ragazza giapponese, aveva realizzato sulle unghie una splendida lanterna.
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Che esperienza ha rappresentato partecipare alle “Olimpiadi delle Unghie”?
Le Nail Olympics sono un’esperienza prestigiosa per gli operatori della bellezza, ma partecipare è stato anche molto divertente. A questi campionati di ricostruzione delle unghie, nail art e nail art sculpture partecipano addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo, uomini e donne. Alcuni di loro si allenano tutto l’anno per l’evento.
E’ obbligatorio portare con sé il proprio materiale di lavoro, una modella ed eventualmente un interprete. Le gare si svolgono in base a regole precise, con diverse categorie in concorso e due ore di tempo per realizzare il proprio prodotto; chi le supera è squalificato. I premi sono in denaro e in prodotti cosmetici.
Alle Nail Olympics c’erano anche le ragazze, specialmente di colore, in gara per il Guinness dei Primati di lunghezza delle unghie: avevano unghie lunghe in modo sorprendente, rese resistenti grazie alla copertura in acrilico e dipinte nei modi più fantasiosi. La cosa più incredibile era vedere come riuscissero ugualmente ad utilizzare le mani, giocando tutto sui polpastrelli.
La nail art si può praticare solo su unghie ricostruite o anche su unghie naturali?
La decorazione si può applicare sotto il gel della ricostruzione, che la rende più duratura; su una tip, ossia un’unghia preformata e applicata con una colla (si usa generalmente nei casi di onicofagia), ma anche direttamente sulle proprie unghie, naturalmente lunghe e ben curate.
Qual è la nuova moda quanto a forma delle unghie? L’unghia quadrata va ancora o è superata?
Oggi in America e nel resto dell’Europa va molto di moda l’unghia “a spada”, cioè molto lunga, larga alla base, sempre più stretta nella parte terminale fino a concludersi con una punta, proprio come una spada. Non è molto comoda, ma fa tendenza.
L’unghia quadrata e la french manicure bianca resistono solo in Italia, mentre negli altri paesi sono state soppiantate dalla french manicure colorata, con applicazioni di pietrine, decorazioni in rilievo e, appunto, l’unghia a spada.
Chi sono le principali clienti della nail art e della ricostruzione delle unghie?
La nail art piace moltissimo alle teen agers, ma ad esserne tentate sono anche donne più mature. Le impiegate preferiscono ancora la french manicure semplice, molto fine e delicata, in grado di trasmettere un’idea di serietà, cura di sè e pulizia.
Per concludere, due domande per chi non ha mai fatto una manicure.
Cos’è una french manicure?
La french manicure consiste nell’applicazione, su una base di gel o di smalto, di una pasta bianca che copre la parte terminale dell’unghia, dando l’effetto di un’unghia naturale cresciuta. Può essere fatta sulle unghie naturali o ricostruite.
Quali sono i vari modi di ricostruire le unghie?
In Italia si utilizza soprattutto la ricostruzione con il gel che, spalmato sopra l’unghia naturale o sopra la tip, catalizza in 90 secondi con il calore di una lampada a raggi ultravioletti.
In America si opta più comunemente per la ricostruzione in acrilico, realizzata con le stesse polveri che si usano per creare la pasta dentale. Queste polveri vengono mescolate con un liquido a temperatura ambiente. L’unghia così ottenuta viene poi limata e lucidata con speciali oli.
La ricostruzione dura circa un mese, anche se la durata dipende molto dalla ricrescita della persona. Per riparare un’unghia scheggiata o spezzata si può ricorrere al metodo delle strisce di seta. La ricostruzione con le “cartine” è adatta a chi vuole riformare solo la parte terminale dell’unghia e non vuole ricorrere alla tip.
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