Massimo Donelli, direttore di Canale 5, ha annunciato a fine marzo che sarà un Ciao Darwin superspettacolare C’è da scommettere allora che Luca e Paolo (non i conduttori delle Iene, bensì Laurenti e Bonolis) non vogliano fallire questa occasione.
La leva motivazionale che spingerà Bonolis al grande risultato sarà la volontà di “salvaguardare” la propria immagine: nella sua avventura in Mediaste. L’anchorman, infatti, dovrà riscattare gli insuccessi derivanti dalla conduzione di Serie A, il 90°minuto di Cologno Monzese, e Fattore C, clone sbiadito della sua creazione in Rai Affari Tuoi, e cancellare le polemiche dovute all’impopolare dichiarazione di Del Noce, direttore di Raiuno, sulla destituzione di Baudo dalla conduzione di Sanremo 2008, a cui subentrerebbe appunto Bonolis.
Il suo contratto faraonico (24 milioni di euro in tre anni, ndr) stipulato con Mediaset ha prodotto soltanto “Il senso della vita”, lavoro dagli ascolti confortanti, considerato però insoddisfacente dal pubblico più esigente, anche per l’errata collocazione della trasmissione in seconda serata.
Per accontentarli ecco tornare in tv, probabilmente al giovedì sera, il format che ha fatto la fortuna di Bonolis: “Ciao Darwin”, che mette in competizione due mondi contrapposti (belli e brutti, more e bionde, ricchi e poveri, e simili), e ha lanciato la figura di Madre Natura nel panorama televisivo delle “veline e letterine”; il successo avuto negli anni da questo programma ha convinto i due conduttori, i quali promettono di divertire divertendosi, a rilanciarlo per salvare un triennio travagliato trascorso nelle reti del biscione, considerando che questo è uno degli show davvero ben riusciti degli ultimi anni, guarda caso pensato proprio in concomitanza con lo scadere del contratto.
Quali le novità in essere per la nuova edizione? Ancora non è dato saperlo.
Troveremo ancora il gioco in esterna nel quale persone prive di attitudini e di capacità logiche ed intuitive, falsamente ignoranti diventano spettacolo? Forse sì, perché gran parte del successo di Bonolis viene da parti del programma nelle quali si prendono in giro i limiti umani, siano essi del suo compagno Laurenti, siano essi dei concorrenti.
Sembra impossibile dunque un cambio del format, dei giochi…delle prove di coraggio che vedranno protagonisti viscidi e antipatici animaletti, il viaggio “a spasso nel tempo”, la prova di seduzione…
E lo sciorinare parole in un italiano forbito, prerogativa del conduttore romano, alla lunga porta il pubblico a non apprezzarlo pienamente. Quel che però è indubbio rimane la sua conduzione vivace, sempre pimpante nel ritmo e con i giusti tempi comici che speriamo caratterizzino uno show tanto acclamato quanto ieratico (nelle precedenti edizioni sono stati rari i cambiamenti al format), che fa divertire nei momenti in cui le debolezze della povera gente emergono all’ennesima potenza, debordando in situazioni che rasentano la farsa.
La montagna partorirà un topolino già visto?
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