Continua il nostro viaggio per la Thailandia, e questa è la volta di Phuket e qui è tutta un’altra storia.
Con in mano il l’ultimo libro di Tiziano Terzani (La fine è il mio inizio) ho cercato di guardare cosa c’è di così affascinante in quest’Oriente, cosa sfugge a Noi che facciamo tutto in funzione di un fine, mentre per Loro e` così importante il “come” viene fatta una cosa, il rito, la forma.
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Phuket, ahimè, è famosa per il turismo sessuale e molte volte è stata “nell’occhio del ciclone” a causa del mercato della pedofilia, ma vi assicuro che quest’isola può essere ben altro.
Tralasciando Phuket city e Patong (dove si trova la famosa Bangla Road, ovvero la strada delle prostitute), l’isola offre moltissimo.
Affittando a prezzi irrisori una bella macchina (attenzione la guida è a sinistra) si possono visitare belle spiagge in cui si incontrano facilmente elefantini che vengono portati a fare il bagno tra le onde ribelli dell’Oceano Indiano.
I resort sono tutti bellissimi e offrono ogni genere di confort a prezzi del tutto accessibili. Se si è fortunati, con un pò di ricerca, alberghi a cinque stelle possono costare (in camera doppia) tra i cento e i centocinquanta euro.
Per gli amanti della cucina asiatica in generale c’è un mondo meraviglioso da scoprire:ovunque si possono assaggiare ottimi piatti Thai, cinesi o indiani in un’atmosfera lussuosa o caratteristica, in base alle esigenze! Il tutto per 15 o 20 euro nei migliori ristoranti.
C’è la possibilità di fare tantissime gite nelle varie isolette intorno a Phuket, come Phi phi Island dove Leonardo Di Caprio ha girato il film The beach, o Maya Bay in cui lo sguardo si perde nei colori dei fondali, o ancora Khai island il cui contrasto tra il mare e la rigogliosa natura sembra irreale.
I colori sono intensi e tutto sembra essere un quadro. I fondali sono incredibili e facendo snorkeling si possono avvistare pesci di ogni tipo. I più piccini sono così abituati alla presenza dell’uomo, che spesso mordono delicatamente le mani di chi nuota tra loro, convinti che ci sia del cibo. E` assolutamente incredibile!
Un’altra isola da visitare è quella chiamata James Bond Island (dove è stato girato uno 007). Qui, davanti all’isola si erge dal mare, un masso bellissimo, alto e sottile alla base. Il paesaggio è davvero suggestivo.
All’isola di Koh Hong invece, si possono vedere le scimmie che vivono libere e panciute grazie al cibo che ogni giorno viene dato loro dai turisti. Queste scimmiette sono un pò antipatiche e aggressive! Per questo è bene non cercare di accarezzarle.
Infine ho visitato l’isola di Koh Panyee. Qui, a ridosso di un’isolotto coperto da una natura lussureggiante, sorge un villaggio galleggiante costruito su palafitte. E` un luogo surreale,dove oltre ai ristoranti che sono sul molo per accogliere i turisti, attraversando delle porte, si raggiunge un mondo nascosto.
Un villaggio sull’acqua in cui i neonati sonnecchiano in culle di stoffa appese agli alberi o alle travi delle capanne. Induisti e musulmani battono insieme le spezie per poi venderle al mercato che attraversa tutta la cittadina. Le porte delle case sono di paglia o di semplici teli che spesso permettono di intravedere le stuoie su cui gli abitanti del posto dormono.
Sembra tutto misero, eccetto i grandi sorrisi che adulti e piccini rivolgono a chiunque. E poi mentre si pensa di essere in un luogo al di fuori del mondo si sente il trillo di un telefono e poi un altro e un altro ancora. In realtà qui le persone dormono sdraiate sul pavimento, ma hanno tutte la tv e il cellulare. Non chiedono la carità, ma si danno da fare per vendere i prodotti che realizzano artigianalmente. Li ho osservati bene e ho capito che non hanno nulla da invidiarci. Sono felici, sono sereni, si sentono vivi, hanno il mare, del buon cibo, non ci sono particolari malattie e sono solidali tra loro.
Chissà se i bambini che ho visto lì tanto sereni, saranno ancora così felici quando gran parte della loro giornata sarà consumata nel traffico cittadino o davanti ad un computer; quando la maggior parte avrà problemi di ipertensione, gastrite o esofagite da riflusso; quando andare dallo strizzacervelli sarà quotidianità! Mi hanno fatto un pò invidia. Loro sono liberi, ma non lo sanno!
Detto tutto ciò se mi chiedete cosa mi ha colpito di più di questa Thailandia, come in altri viaggi, ma qui con maggiore verità, rispondo “la gente” e i loro immensi sorrisi.
E` incredibile come sia radicata la loro cultura dell’accoglienza, come sia importante la dolcezza delle donne (davvero bellissime) come fin da bambini tutti siano educati al rispetto del prossimo!
Purtroppo dieci giorni sono troppo pochi. Però presto vorrei tornare in Thailandia per visitare la parte Nord. Lì sopravvivono ancora tribù legate ad antichissimi riti e tradizioni come quella di allungare il collo o i lobi delle orecchie con degli anelli di metallo o osso. Cose assurde, ma affascinanti. Storie che vorrei farmi raccontare e se possibile vivere…
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