Eccoci con la terza e ultima puntata sui controversi bulbi. Si è detto che c’è chi li ama e chi li odia. Facendo un bilancio, nella mia vita, credo di averli più amati che odiati. Ma mentre quando è stato amore fu solo tiepida passione, quando è stato odio è stato bruciante: puro disprezzo pulsava nel petto alla vista dei narcisi che a mo’ di canneto circondavano il miserabile nano di Biancaneve.
Non so come c’è a chi piacciono queste composizioni artistiche: la naturalizzazione di una mal fatta statua di gesso. Come fosse un’allegra istantanea della felice vita del nano, click!, ecco l’immagine di Eolo che esce dalla verzura. E, Click!, ecco Cucciolo che tiene in braccio un grazioso coniglietto: che tenero!. E click Bambi che magia l’erba e click Biancaneve che stira tra i fiori… My god.
Va bè torniamo alla botanica. In questa terza puntata sui bulbi vorrei consigliare le specie che mi piacciono di più. Da adesso in poi quindi non pretendete oggettività, perché parleremo di bello e di brutto, e il bello e il brutto, come ci hanno ripetuto fino alla nausea, sono solo opinioni.
Se avete spazi in ombra la prima soluzione che verrà in mente al vostro vivaista di fiducia sarà di rifilarvi il mughetto. Questa simpatica piantina, dal nome botanico che sembra una imprecazione: Convallaria majalis(!), mi ha sempre dato delusioni mannaggia a lei. E’ vero che prospera e si moltiplica nell’ombra ma non tutte le piantine fioriscono, e anche quando fioriscono non si fa in tempo ad imprecare, Convallaria majalis!, che il fiore è già appassito.
Una pianta che mi piace di più è tale Dicentra spectabilis, anch’essa sta bene nell’ombra ma ha fioritura molto più generosa del mughetto. In marzo produce dei graziosi fiori a forma di cuore che penzolano allegramente tutti in fila: molto bella. Per la mezz’ombra invece consiglio i bellissimi anemoni di cui abbiamo già parlato qualche mese fa. A questo punto però mi occorre fare una precisazione: non sto parlando solo di bulbi, ma anche di rizomi e tuberi. Se questa precisazioni vi è sembrata criptica non ci badate, andate avanti senza ulteriore indugio nella lettura e fingete di non aver sentito nulla, se invece vi è sembrata necessaria è perché stavate iniziando a sospettare che io fossi un po’ ignorante cosa che in fondo un po’ mi dispiaceva…
E dopo questa puntualizzazione posso scatenarmi con tutte le mie piante preferite della mezz’ombra… solo accomunate dalla tassativa regola che si possano vendere in buste di plastica, in stato di dormienza, sotto forma di rizoma, bulbo o tubero. Dunque, dunque, iniziamo con aquilegie ( anche di loro abbiamo parlato tempo fa ), poi consiglio calle, fritillarie in terreno ben drenato, leucojum , begonie e naturalmente ciclamini. Non vi fate impressionare dallo smodata inflazione a cui è soggetto quest’ultimo genere: sono piante bellissime e se usate bene possono cambiar faccia al vostro giardino.
E adesso veniamo alla circostanza in cui il vostro giardino si trovasse in pieno sole. Bene, in questo caso, avrete veramente l’imbarazzo della scelta, ma non tanto per dire, vero imbarazzo: lì con il vostro carrellino a scrutare le buste di bulbi appese nel garden center, prenderne una in mano e leggere le istruzioni in olandese, imprecare: Convallaria majalis!, c’era anche scritto in italiano!, rileggere, non capire perché tradotto da un belga che è stato 2 volte a Rimini: “nutrire due settimanalmente questa pianta…” infine riappoggiarla, acchiapparne un’altra, rigirarsela nervosamente tra le mani, sudare… e iniziare da capo. Tutto ciò perché le bulbose che stanno bene in pieno sole sono tantissime.
Cosa scegliere tra tulipani, amarilli, nerine, crocosmie, fresie, agapanti, gladioli, gigli, dalie, muscari, iris, narcisi? Che mal di testa! Tutte piante splendide. Tutte piante che consigliamo. A questo punto spetta a voi scegliere tra queste. Seguite l’istinto e vedrete che farete la scelta giusta. No, è una pietosa menzogna… la verità è che sbaglierete, di sicuro prenderete cantonate e avrete delusioni… ma attraverso gli errori imparerete a conoscere le piante e soprattutto comprenderete i vostri gusti e un po’ di più anche voi stessi.
E con ciò un Buona Pasqua dalla pullulante redazione dell’Orto botanico!
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