ADOLESCENTI E WEB
Ossessione web: un fenomeno distruttivo o un’occasione unica per sviluppare all’infinito le proprie possibilità?
di Dott.ssa Maria Rosa Greco
Psicologo clinico e Psicoterapeuta della Gestalt

L’osservatorio sui giovani ha indicato recentemente che il 72% degli adolescenti, quando ha problemi o dubbi da risolvere, si rivolge ad internet invece che ai genitori. Questo coincide anche con la mia esperienza di psicoterapeuta.

C’e’ da stupirsene? Se si guarda la realtà circostante in continuo cambiamento, il mondo parallelo e virtuale che e’ già nato con Second Life, se si accetta il fatto che Internet e’ diventato il compagno di vita o l’incubo di molti, non si può ritenere strano il fatto che i giovani (fascia di età che più di altre “naviga” all’interno del mondo virtuale) trovino normale riferirsi prima di tutto a questo mondo, a cui preferiscano raccontarsi, magari col piacere di sapere che tanti coetanei li stanno contemporaneamente leggendo e che stanno partecipando ai loro problemi, anche se non si conoscono personalmente.

Perché non confrontarsi con i genitori? Probabilmente perché sono sempre molto impegnati nel loro lavoro, o perché appartengono ad un’altra generazione e spesso ad un vero e proprio mondo parallelo.

Queste considerazioni possono essere realistiche, o rappresentare degli stereotipi a cui ci si aggrappa per non fare lo sforzo di cambiar qualcosa.

In ogni caso, il web sta diventando l’”anima reticolata” di un progresso che rende tutto molto veloce e vicino (contatti immediati con persone che vivono nella parte opposta del mondo, risposte immediate alle domande che arrivano da un compagno di ventura invisibile, o da un esperto, o da uno spot pubblicitario neanche tanto subliminale).

Le condizioni della nostra vita stanno cambiando velocemente, seguendo un processo che si sta inarrestabilmente dirigendo verso il virtuale e sta trasformando profondamente il contatto diretto tra gli esseri umani e tra loro e la vita circostante.

Oggi si può avere di tutto senza spostarsi dalla propria sedia: dagli oggetti alle relazioni sociali e amorose.

Ha poco senso giudicare o scandalizzarsi per tutto questo.
E’ importante, invece, mantenere la volontà di essere vivi e presenti a sé stessi in ogni istante, scegliendo ogni passo da fare. E’ estremamente utile essere “volontà” che usa questa nuova realtà per allargare il campo delle esperienze possibili, piuttosto che specializzarsi.

Tornando alle relazioni dei giovani col mondo web, e’ interessante entrarci dentro e viverlo (esistono, ad esempio, anche le psicoterapie on line), ma e’ anche piacevole e magico scoprire come ci si può relazionare con altri esseri umani guardandoli negli occhi, sentendo anche i loro odori, ascoltando il tono della loro voce, intuendo le loro emozioni attraverso il corpo, toccandoli.

Alcune di questi stimoli si possono raggiungere attraverso una web camera, ma altri no, almeno non ancora!

Oggi molti sembrano rassegnati nel considerare internet una nuova eroina. Nella mia pratica internet e’ strumento bellissimo per comunicare ma può diventare facilmente una nuova droga, per sfuggire alle relazioni reali con altri esseri umani, una fuga. Più volte ho sperimentato coi pazienti come, invece, la socializzazione sviluppata in Internet possa diventare uno spunto e uno stimolo per imparare a comunicare.

Io ho accompagnato queste persone a trasformare la dipendenza da internet in stimolo per sviluppare una comunicazione più incisiva e soddisfacente con le persone che hanno intorno.

Dott.ssa Maria Rosa Greco
Psicologo clinico e psicoterapeuta della Gestalt
e-mail: greco.mariarosa@libero.it
tel. 338/7255800



(28/03/2007)