DETERSIVI BIOALLEGRI? SI PUO'!
Il gruppo Mondo Nuovo ha elaborato un manuale che aiuta a rivedere il mondo dei detersivi: dieci mesi di elaborazione, metodi e ricette testate, spiegazioni teoriche per dimostrarci che la vera pulizia la si ottiene senza “sporcare” l'ambiente.
di Miriam Giudici
Quando si nominano i detersivi biologici, la maggioranza delle persone è portata a farsi l'idea di prodotti più costosi della media, destinati a chi può permettersi economicamente di essere un ambientalista integrale; oppure si pensa a vecchi “rimedi della nonna”, faticosi da preparare e da usare, di certo molto più scomodi e meno efficaci delle polveri e dei liquidi presenti in commercio.

È anche radicata l'idea che una pulizia e un'igiene complete richiedano necessariamente prodotti aggressivi, nella comune equazione “fa tanta schiuma = pulisce di più”. E magari “ha anche un buon profumo”.

Il gruppo Mondo Nuovo ha deciso di aiutarci a rivedere queste convinzioni: dal gennaio 2007 è scaricabile dal sito http://biodetersivi.altervista.org un manuale di 47 pagine, frutto di mesi di elaborazioni teoriche, arricchimenti, ma anche prove pratiche. Per dimostrare che i detersivi ecologici non sono un'utopia, e che in alcuni casi il ricorso al fai da te può essere una soluzione economica e funzionale. Un lavoro che rivela quanto poco, in realtà, conosciamo il funzionamento chimico dei detersivi, e che è cosa comunissima compiere scelte sbagliate, sia in termini di rispetto dell'ambiente, sia in termini di bontà del risultato finale: “Contribuiamo in ogni momento della giornata ad inquinare l'ambiente e noi stessi perchè non abbiamo mai imparato cosa sono veramente i detersivi. Le seduzioni televisive operano costantemente affinché ci si affidi totalmente alla pubblicità, dimenticando il buonsenso”.

In un momento in cui la televisione ci presenta una sfilata di nuovi prodotti (vedi il detersivo apposta per i capi neri, o quello apposta per i capi in jeans), è senz'altro utile fermarsi a riflettere sui litri di sostanze superflue (e pericolose) che riversiamo quasi quotidianamente nelle nostre lavatrici, nelle nostre lavastoviglie, sui nostri pavimenti.

Il manuale Detersivi BioAllegri 2007 ci insegna invece a rapportarci al mondo dei detersivi “con rispetto e intelligenza.
Si può partire da piccoli gesti quotidiani. Prima di tutto imparando a sprecare di meno: è stato dimostrato che per ottenere ottimi risultati in termini di pulizia è sufficiente usare la metà delle dosi consigliate dalle case produttrici di detersivi! Il detersivo in eccesso non solo serve ad ottenere un poco significativo miglioramento del risultato, ma rimane depositato nei tessuti e viene a contatto con la nostra pelle. Lo stesso rischio legato ai residui si riscontra anche quando laviamo i piatti e quando puliamo il forno.

Si passa poi all'analisi puntuale delle normali operazioni di pulizia di cui ci occupiamo nella vita quotidiana: lavaggio piatti, bucato, lavaggio pavimenti, lavaggio vetri, deodorazione dell'ambiente, fino alle operazioni più delicate di pulizia dei sanitari e di sturamento degli scarichi intasati.

Scopriamo così che è perfettamente sufficiente usare un piccolissimo numero di prodotti, rispetto alla pletora di additivi, ammorbidenti, brillantanti & co. che ci vengono magnificati dalla pubblicità. Che i flaconi di plastica colorati sono attraenti, ma incredibilmente inquinanti, e che è molto più conveniente scegliere imballaggi di cartone, e possibilmente prodotti in formule concentrate, con possibilità di ricarica.

Abbiamo poi, nelle nostre case, degli insospettabili alleati, che possono potenziare o anche sostituire i detersivi tradizionali: aceto, limone e bicarbonato fanno parte di vere e proprie “ricette” che le nostre nonne conoscevano perfettamente e che Mondo Nuovo ha testato e rielaborato; hanno un potere di combattere gli odori, sgrassare e igienizzare che va sicuramente rivalutato.

Infine, il manuale presenta una guida ai detersivi bio-ecologici in commercio: ne esistono linee promosse presso alcune delle maggiori catene di supermercati (Coop ed Esselunga, ad esempio), come esistono aziende che si occupano specificamente di ideare e produrre prodotti che cercano di essere totalmente ecologici e anche equosolidali (fra le altre, Officina Naturae).
Ma esistono anche “eco-sorpresine” ed “eco-furbate” che non sono altro che truffe nascoste dietro etichette che si spacciano come “etiche”: e il manuale ci aiuta a metterci in guardia.

A completare il tutto: un excursus sui prodotti per il corpo, sui profumi, sulle confezioni; e un elenco finale di link utili.
Per convincerci che il buon senso, il rispetto e la sobrietà non sono concetti da mettere in soffitta: primo, sono parole furbe; e poi sono le parole chiave per un nuovo modo di vivere, un Mondo Nuovo, insomma.


(26/03/2007)