Eh sì, se una volta erano le donne a farsi e volersi far notare, ora in questa loro “attività” sono accompagnate con grazia, naturalezza e senza minimo imbarazzo, dagli uomini! E lo fanno aiutati ad hoc dagli stilisti che, magistralmente, come i direttori d’orchestra per una piece d’eccezione, li dirigono all’appuntamento con la presentazione delle nuove collezioni, ornandoli (ma ce n’è bisogno?!) di accessori che, a volte contrastano altre si confondono con gli abiti indossati.
Il nuovo vezzo sono i guanti d’argento, ma Armani li propone neri, abbinati ad altrettanto neri occhiali (forse, per nascondere le occhiaie dell’ormai vanitosissimo uomo moderno?), mentre Navarra li propone da falconiere.
Una rivoluzione per l’uomo di oggi? La borsa, qualsiasi professione egli faccia, di pelle lucida o di camoscio, tinta unita o a fantasia, solitamente dai colori base, nero e bianco, gialla, ma anche rossa metallica come quella di Prada, e sempre con un particolare che la rende unica: una borchia, una catenella o un piuma.
Mentre Armani presenta un marsupio-zainetto, di pelle nero piuttosto che bronzo brillante estrosamente, ma con classe agganciato alla cintura. Trussardi presenta i suoi modelli su un tapiroulan fra trolley, cartelle e 24 ore, in pelle nera, cuoio, coccodrillo. A riprova che sono gli accessori a far lievitare i fatturati.
Insomma, se la borsa è indispensabile per ogni donna, il borsone d’argento, di pelle o di camoscio è inseparabile dallo chiccoso uomo del 2007 rappresentando il suo modo di dimostrare che può essere elegante e glamour anche con un accessorio tradizionalmente da donna!
Se lo stivale piuttosto che la scarpa è il segno, l’attestazione che la signora dà del suo “essere alla moda”, lo stesso fa l’uomo con scarponcini con lacci di Tod’s dai gommini, ovviamente e rigorosamente, cuciti a mano. Per la sera, invece, il tradizionale mocassino è di cavallino o di raso nero. Ma, osa Prada, con una scarpa lucida rossa con punta d’argento.
E i cappelli? Ce n’è per tutti i gusti, gli stili e le mode. Da quelli in lana coloratissimi o neri stile zorro di McQueen, ai più classici berretti di Armani; dalle bombette al cappellino di pelle e spilla di piume di gallo Cedrone by Gucci. Una trovata divertente? Il cappuccio da Polo Nord ( immaginate un eschimese per intenderci!) di Navarra.
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Le cravatte vanno strette, ma ad onor del vero, anzi della moda, se ne sono viste poche, sostituite da papillon, farfallini e foulard.
Gli oggetti, allora, protagonisti sulla scena come gli uomini che li indossano. Del resto se funzionalmente servono, e riescono, a trasformare anche un banale abbigliamento in un look originale e ricercato, immaginate l’effetto che hanno se portati per impreziosire i griffati di tendenza, già “tesori”, non solo perché esclusivi ma anche per i prezzi, per i più inaccessibili. Ed, anzi, a voler e dover trovare un difetto ( piccolo o insormontabile…? ) ai capi visti, probabilmente è questo.
Infine, i poveri coccodrilli, sì loro, quelli che tutti dicono di volere salvare da una sempre più probabile estinzione, a giudicare dai borsoni, dalle scarpe e dai portafogli visti alle ultime sfilate, non fanno quasi più effetto, nonostante i loro prezzi ancora proibitivi…A proposito non erano vip e jet set i più convinti sostenitori del bando di pelli e pellicce dalle passerelle? Evidentemente non dai loro guardaroba, però…
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