Se pensiamo alla letteratura nordica per l'infanzia, il primo nome che salta in mente è quello celeberrimo di Astrid Lindgren, creatrice nel dopoguerra di quella Pippi Calzelunghe che così radicalmente rovesciava l'immagine della “brava bambina” che allora si riteneva dovesse trasparire dai libri dedicati alle fanciulle. Con Pippi e i suoi compagni arrivò alle nostre mamme una ventata proveniente da un mondo lontano, dove diverso era il modo di concepire l'infanzia, soprattutto quella delle bambine: un mondo di libertà, avventure strampalate, rovesciamento delle regole e dei pregiudizi... perdipiù con un'eroina femmina!
Un'altra storia simile viene sempre dal Nord, questa volta dalla Danimarca: è molto meno conosciuta, ed è la storia di Karin Michaelis (1872-1950), la scrittrice che creò un personaggio chiamato Bibi e la cui fortuna in Italia ha vissuto momenti particolarmente interessanti.
Ora l'autrice viene ricordata attraverso una mostra, aperta dal 28 gennaio al 4 febbraio a Sesto San Giovanni con il sostegno della Provincia di Milano e il patrocinio dell'Ambasciata Danese in Italia.
Chi è Bibi? Un personaggio che precede di molto Pippi Calzelunghe, ma le somiglia per vivacità, libertà e indipendenza e capacità di cavarsela da sola: orfana di madre, figlia di un capostazione, in Bibi - bambina del Nord (pubblicato per la prima volta nel lontanissimo 1929 ed edito ora in Italia da Salani) la nostra eroina scorrazza per il Paese saltando su e giù dai treni, protetta da tutti i capistazione che le vogliono bene, in barba ai nonni materni che la vorrebbero più quieta e tranquilla.
Si può immaginare quale impatto potesse avere una figura tanto libera e anticonformista sulle bambine che ebbero modo di leggere i sei volumi delle avventure di Bibi fra il 1933 e il 1941, in pieno regime fascista, grazie alla scelta coraggiosa della casa editrice Vallardi: un libro sovversivo, lontano anni luce dai progetti pedagogici del tempo, sfuggito chissà come (forse per la scarsa considerazione in cui si teneva allora la letteratura per ragazzi) alle maglie della censura, proprio mentre in Germania le avventure di Bibi venivano incenerite nei roghi nazisti.
Non solo Bibi, del resto, era nel mirino del regime di Hitler: la Michaelis, dalla sua piccola isola di Thuro, faceva opposizione al nazismo anche negli anni peggiori, dando rifugio a ebrei, artisti e intellettuali perseguitati. Ospitò personalità del calibro di Rilke, Benjamin, Einstein, Kokoshka e Brecht, con il quale strinse una lunga amicizia.
Con l'inizio della guerra però anche Karin, che aveva rifiutato la proposta di Goebbels di scrivere un libro adatto alla gioventù del Terzo Reich, fu costretta all'esilio in America, e poté ritornare nel suo Paese solo dopo la fine del conflitto.
La mostra di Sesto San Giovanni si ricollega al Giorno della Memoria, ma ha anche il merito di riportare l'interesse su un'autrice a rischio di essere dimenticata: Salani ha ripubblicato nel 2005 solo il primo dei sei volumi della serie di Bibi; sempre di Salani è un altro libro per ragazzi pubblicato nel 1988, 6 x 2 non fa 12. Edito da Giunti è invece il romanzo per adulti L'età pericolosa, con una protagonista inquieta che è ancora una femminista ante litteram.
INFO
Bibi – Un viaggio nel tempo
Spazio Contemporaneo – Biblioteca Pietro Lincoln Cadioli
presso Villa Visconti d'Aragona, Via Dante 6, Sesto San Giovanni (Mi)
Tel. 0236574342-0236574345
bibliotecasesto@sestosg.net
Dal 28 gennaio al 4 febbraio.
Orari di apertura: lun-ven 14.00-18.00;
sabato 9.30-12.00 e 15.00-18.00;
domenica 15.00-18.00.
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