MANUALE D'AMORE 2. PARLA GIOVANNI VERONESI
Dopo il grande successo di Manuale d’amore, il regista Giovanni Veronesi torna alla regia per presentarci quattro nuovi episodi interpretati da un cast d’eccezione: Carlo Verdone, Monica Bellucci, Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova, Claudio Bisio, Sergio Rubini e Fabio Volo.
di Emanuela Graziani
Prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentis, Manuale D’amore 2, che uscirà nelle sale italiane venerdì 19 gennaio, si pone come sequel del film che lo scorso anno sbancò i botteghini, conquistando il pubblico di tutte le età. Nel tentativo di apportare una più profonda conoscenza dell’amore e dei suoi derivati, Giovanni Veronesi torna sul grande schermo con il secondo capitolo della commedia sull’amore più celebre degli ultimi tempi, affrontando così il problema dell’omosessualità e della fecondazione assistita nella società moderna. Manuale d’amore 2 mobilita per l’occasione un cast d’eccezione e preannuncia un successo garantito. Oltre all’intrepido Carlo Verdone nei panni di Ernesto, tra gli interpreti troviamo anche Monica Bellucci, Sergio Rubini, Claudio Bisio, Riccardo Scamarcio e Barbora Bobulova.

Veronesi dichiara: “Rispetto al primo film, “Manuale d’amore 2” nasce per rispondere alle esigenze della società moderna. In questo secondo capitolo si narrano le vicende di quattro differenti situazioni affettive. Si affronta il problema dell’omosessualità, della maternità e dell’odissea di una giovane coppia costretta a ricorrere alla fecondazione assistita per avere un figlio. Il film ha offerto la possibilità di utilizzare il cinema come punto di incontro tra le persone, una sorta di veicolo comunicativo che permette il confronto. L’episodio dal titolo “Il matrimonio” racconta la storia di una coppia gay che decide di andare in Spagna per sposarsi. Trattare l’omosessualità è stato per me molto impegnativo. Ho dovuto fare delle ricerche approfondite per comprendere al meglio la situazione attuale.

Essere gay oggigiorno comporta una serie di responsabilità che prima non erano considerate; non si tratta solo di una scelta sessuale, ma di una vera e propria scelta di vita. Attraverso il linguaggio della commedia ho voluto raccontare l’amore, non quello canonico del primo film, ma quello intimo di oggi. Successivamente ci sarà anche “Manuale d’amore 3” che affronterà invece il rapporto tra figli e genitori. L’amore ha così tante sfumature che sembra davvero difficile poterle esaminare tutte
”.

L’attore e regista italiano Carlo Verdone, che nel film veste i panni di Ernesto, cinquantenne innamorato di una ventenne, è alla sua seconda collaborazione cinematografica con Veronesi. “Lavorare con Giovanni” afferma Verdone “E’ sempre un piacere, ci stimiamo molto. Il mio personaggio in “Manuale d’amore 2” è quello di un uomo comune che viene travolto dalla passione per una donna molto più giovane di lui, una passione capace di mettere in crisi il suo rapporto con la moglie. Il matrimonio oggi ha continuamente bisogno di certezze che non possono essere date. Non possiamo sapere in anticipo se un rapporto funzionerà, dobbiamo solo fidarci. Per quanto riguarda invece “Manuale d’amore 3”, che ora è in preproduzione, non posso confermare la mia presenza. Al momento sono impegnato con la scrittura del mio nuovo film. Ho voglia di riscoprirmi non solo come attore, ma anche come sceneggiatore”.

Il film”, continua Veronesi “affronta l’amore in tutte le sue forme. A questo proposito si è molto parlato della scena di sesso tra la Bellucci e Scamarcio. In realtà Riccardo interpreta il ruolo di Nicola, un ragazzo paraplegico innamorato della sua infermiera. La sessualità di Nicola è la sessualità di tutti quei giovani con handicap che oggigiorno hanno il diritto di esprimere i propri sentimenti e le emozioni più profonde. Ho tagliato alcune sequenze della scena erotica tra i due non perché c’erano, come hanno detto i giornali, immagini troppo hard per una commedia, ma solo per una scelta personale. Ho pensato di eliminare alcune scene per una questione di estetica del film e farlo corrispondere alla mia visione d’insieme. Ovviamente la stampa vive di queste notizie e le tramuta in qualcosa di diverso. Questo film per me è molto importante, segna un passaggio, un cambiamento. Spero che il pubblico possa apprezzarlo”.


(18/01/2007)