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ALTA QUOTA UN CLASSICO MAI VISTO PRIMA
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Cortina, S. Moritz, Aspen: il mood per l’inverno 2006-2007 è lo stesso: sport e tendenze chic.
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di Paola La Manna
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Pensavamo che la neve fosse andata in vacanza, in letargo anzi, “in bianco”? Sbagliavamo. Anche se non puntuale come gli altri anni, quasi come una prima donna, si è fatta attendere ma è tornata ad imbiancare le vette dei monti facendo ritornare il sorriso e la voglia di vacanza ai suoi fans.
Una vacanza sì bianca, ma decisamente colorata, visto che in alta quota il “nuovo” stile è a colori, su tutti il rosso, vintage e con dettagli extra-soft. Qualche esempio? Frange e pon pon per borsine di maglia o renna, griffate D&G; borse in morbido montone con inserti in pelle in versione ice-clothes by Roberta di Camerino; boots di ispirazione spice-sky di Luis Vuitton.
Orecchie tese ai bollettini meteorologici, un occhio rivolto al cielo e l’altro all’armadio piuttosto che alle vetrine dei negozi glamour, e mani alla valigia ( per i più fortunati al portafoglio), il popolo della neve si è fatto trovare pronto all’appuntamento con la “regina bianca”.
Sciatori provetti e semplici amanti della montagna, single impenitenti e allegre famigliole, coppie rodate e chi spera di rubare un bacio “ghiacciato” al suo oggetto del desiderio, vip e starlette eccoli, tutti, a prender d’assalto stazioni sciistiche, alberghi, rifugi, e beauty-farm di ogni dove, purché bianco.
Una la parola d’ordine in alta quota, nonostante esigenze, gusti e aspettative diverse per i diversi habituè: portare colore e scintillio sulle, finalmente bianche, vette. Uno soltanto l’imperativo: essere alla moda!
Pronti all’appuntamento dicevamo, quasi come ad una prima (ma non lo è “in fondo”…?), i “modaioli” della neve sfoggiano abbigliamento e accessori must-have per la stagione appena iniziata, dettagli assolutamente d’obbligo per coloro che senza mai rinunciare al glamour amano gli sport invernali e le rilassanti passeggiate, immersi nella natura o nelle caratteristiche località sciistiche.
Ai nastri di partenza: pronti, partenza, via allora. Ma, rigorosamente, con maglie tricot, piumini colorati e pellicce tres chic protagoniste indiscusse su sci e snowboard.
Da S. Moritz a Cortina, da Aspen a Madonna di Campiglio “svettano” classici che tornano alla ribalta: cappelli colorati in lana o cachemire con tanto di pon pon; paraorecchie in visone o cincillà; mantelle, eleganti o sportive, in velluto, lana, tweed, pelliccia; oltre ai “sempre verdi” sciarpa e guanti.
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Sulle piste, e non solo, ce n’è per tutti i gusti e le esigenze, sia che si voglia star comodi che stupire, star caldi o scoprire visi e decolté per abbronzare il “biancore” invernale. E se i nostalgici sceglieranno le linee Luis Trucker e Authier, i più sofisticati opteranno per doposci con dettagli di strass di D&G. Chi, invece, non vuole rinunciare ai tacchi, nemmeno sulla neve, potrà indossare stivali con zeppe di camoscio o lapin by Altogradimento oppure con tacchi in legno, questa volta di Fendi, mentre, i più giovani e sportivi porteranno caschi da snowboard o sci a pois multicolor, griffati Roxy con irrinunciabili maschere da sci coloratissime.
Ed ancora, i più romantici sfrecceranno su sci con impressi cuori bianchi e rossi, proposti da Roxy e i più attenti ai dettagli “sfileranno” sulle piste con spille snowflakes, a fiocco di neve, di Luis Vuitton.
In ultimo, ma non per importanza o charme, le amanti del french look non lo rovineranno usando il marsupio scalda-mani di visone, anch’esso firmato Vuitton.
Signori, buona settimana bianca all’insegna del colore! E se vi parrà che rosso, arancio, verde o giallo stridano troppo con il fiabesco candore di montagna, allora buona passeggiata tra i boschi incontaminati. Un consiglio: il cannocchiale di swarovsky by Hermes e, se sarete fortunati, avvisterete il famoso bambi albino…
Ma, più plausibilmente, il colore vi conquisterà perché è sintomo di fantasia, di creazione, in una parola, di moda. E la moda va anche in montagna.
Per Oscar Wilde i piaceri semplici della vita erano l’ultimo rifugio della gente complicata. Ci chiediamo: può esser l’eleganza il diletto, senza tempo, della gente semplicemente impeccabile? Un gusto classico, magari con un retrogusto glamour da assaporare e gustare in un rifugio di montagna?
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(04/01/2007)
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