Un tempo Berlino era sinonimo di rigidità e di storie di persecuzione che nessuno voleva ricordare. Oggi, lo stesso luogo, rappresenta il desiderio di avanguardia e innovazione.
Persino i tedeschi che si incontrano in questa capitale, non sono il popolo duro e poco incline al dialogo con il prossimo, come saremmo portati a pensare in virtù dell’immaginario comune.
A Berlino si respira un’atmosfera cosmopolita in cui si incontrano persone “particolari”: uomini e donne vestite in stile “metallaro/punk”, signore che sfoggiano un gusto retrò, artisti da strada che si esibiscono nelle arti più strane e giovani che passeggiano mostrando al mondo il loro stile “trandy”.
La città è divenuta un polo di attrazione per giovani e creativi del mondo nonché per eventi come la Love Parade, il Christopher Street Day e il Carnevale delle culture.
Eppure, ciò che stupisce di più è l’architettura futurista della parte est della città. I segni di una guerra crudele che ha seminato vittime innocenti, sono stati nascosti da nuovi edifici e monumenti che chiedono il riscatto di un popolo che vuole dimenticare.
La Germania del XXI secolo decisa a mostrare al mondo la propria grandezza attraverso l’arte e la tecnologia, e lo fa anche attraverso prezzi del tutto accessibili per chi vuole godere di una vacanza senza troppe rinunce.
Per chi non conosce questa città consiglio di andare in primavera o meglio in estate (non c’è pericolo di morire dal caldo) e di affittare una bicicletta ( costo: 5.00 euro al giorno).
I mezzi di trasporto sono comodissimi e efficienti, ma è un peccato rinunciare a godere di una città così ben attrezzata per chi ama stare all’aria aperta. Ci sono piste ciclabili ovunque e tutti gli attraversamenti pedonali sono muniti del Bip per i ciechi (sinonimo di civiltà).
Tra le bellezza da visitare non può mancare il palazzo di Reichstag, in cui batte il cuore della democrazia tedesca. Dalla terrazza di quest’edificio si apre un panorama mozzafiato su tutta Berlino.
La cupola di cristallo (progettata nel 1995 dall’architetto britannico Sir Norman Foster) è transitabile e attraverso di essa, grazie a tecnologie a specchi, la luce penetra fin nella sala plenaria. Fare colazione nell’atmosfera mondana del bistrò del giardino pensile è considerato particolarmente chic, ma la fila da fare spesso può essere di circa due ore…
Nella piazza antistante il palazzo Reichstag (Platz der Republik), sorgeva la Colonna della vittoria. In questa zona scorre il fiume, ai cui lati sorgono gli edifici governativi di un gusto moderno perfettamente in armonia con l’ambiente circostante.
Proseguendo si può raggiungere la porta di Brandeburgo e “sbirciare” nella DZ Bank, in chiara pietra arenaria, progettata da Frank O. Gehry.
Restando nella parte est della città si passa attraverso il monumento di Peter Eisenmann (Memoriale degli ebrei sterminati d’Europa) . Qui le emozioni sono infinite. Su una superficie di 19.000 metri quadrati sorgono 2.700 steli di diversa altezza e grandezza per ricordare che ognuno di essi rappresenta un singolo individuo (con le sue peculiarità), venuto a mancare. Inoltre lungo tutta la città, grazie ad una fila di mattoni rossi, è possibile vedere dove sorgeva l’ormai abbattuto muro di Berlino.
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Per tornare ad essere stupiti senza ricorrere a sentimenti di tristezza, si può visitare Potsdamer Platz in cui sorge il centro Sony, con la torre di 103 metri di altezza e il tetto a tenda progettato da Helmut Jahn. Qui si trova anche la Filhaus (casa del cinema) contenente il museo del cinema in cui gli allestimenti e le soluzioni tecniche, usate per tenere alta l’attenzione, sono da non perdere anche per i profani del settore.
Su Potsdamer Platz si trova l’edificio Debis progettato da Renzo Piano per DaimlerCrysle,
mentre nella suggestiva Alexanderplatz sorge la Torre televisiva che con i suoi 368 metri è l’opera architettonica più alta di Berlino. Se si ha la pazienza di attendere l’interminabile fila per salire sulla torre si potrà cenare o semplicemente sorseggiare un aperitivo, nella caffetteria rotante che permette una vista a 360 gradi sulla città nell’arco di un’ora.
Tra gli altri edifici da visitare non può mancare la Glockenturm, la torre con il quarto carillon del mondo per grandezza; il Berlin Dom, ex chiesa di corte e del castello imperiale; l’Isola dei musei che è patrimonio culturale dell’Unesco; la Nuova Sinagoga e la Pinacoteca progettata da Hilmer &Sattler con Albrecht.
Per chi non vuol dimenticare o semplicemente sa apprezzare un esempio di grande architettura consiglio di visitare il Museo ebraico progettato da Libeskind, in cui l’aggressività e il tormento sono sottolineati dal rivestimento argenteo dello zinco e dalle finestre a feritoia.
Infine, sparse in tutta la città troverete delle opere artistiche “fuori dimensione” che stanno a sottolineare la volontà di Berlino di incentivare l’ingegno e la creatività dei giovani di cui la città pullula a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Dunque, vi consiglio di visitare questo luogo affascinante che ha saputo reinventarsi. Forse, osservando loro, anche noi riusciremo ad imparare quanto sia importante sapere cambiare.
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