Il racconto di Prosper Merimée dal quale è tratto il dramma lirico in quattro atti Carmen racconta della relazione tra questa donna dal carattere androgino con Don Josè. La storia d’amore è ostacolata da Escamillo che ama anche lui Carmen, mentre Don Josè è amato da Micaela. In questo incrocio di coppie si insinua il dramma, che sfocia nella morte di Carmen, uccisa dalla folle gelosia di Don Josè.
Nel nuovo allestimento dell’Opera la morte di Carmen si tramuta in una danza che rotea fino alla fine. Come la danza è il soggetto principale di quest’opera, la danza vi pone termine. Ed è sempre la danza testimone dell’amore assoluto di Carmen e Don Josè. Pier’Alli, regista e scenografo, spiega come però l’amore di Carmen si differenzia dall’altro amore assoluto, che ha appena messo in scena in Tristano e Isotta: “Il valore assoluto dell’amore compenetra ambedue le opere però, mentre in Tristano e Isotta si svolge nella sfera del sublime, in Carmen il destino d’amore è legato alla natura, è soprattutto un amore fisico. La sensualità del rapporto erotico tra Carmen e Don Josè è al centro del dramma, mentre in Tristano e Isotta era pura metafisica.”
Di nuovo abbiamo nell’opera un uso dei colori come simboli degli stati d’animo dei personaggi che non solo cantano, come afferma Rinat Shaham, nella parte di Carmen: “Prima di tutto i cantanti in Carmen recitano, poi cantano. Io stessa mi reputo un’attrice-cantante. “ Interviene Pier’Alli in proposito: “La danza di Don Josè e Carmen, è un momento di fusione totale, così come la seconda scena dell’atto II di Tristano e Isotta. Nel momento in cui danzano i due sono isolati dal resto del mondo, il pubblico si trasforma in un arazzo che da sfondo alla loro centralità. Il mondo esterno si proietta a distanza sul dramma che si intesse di vita propria. “
Il progetto a spirale di Carmen per Pier’Alli è quindi una danza che si dissolve nel movimento stesso dei personaggi per accedere ad un epilogo che lo trasforma in rito dionisiaco di amore e morte. Una fusione totale tra fisicità allo stato puro e metafisica delle passioni per un esito ciclico del dramma.
Musica di Georges Bizet. Maestro concertatore e Direttore: Alain Lombard. Regia, scene e costumi: Pier’Alli. Carmen: Rinat Shaham/Mary Ann McCormick (10, 13, 15/12); Don Josè: Marcello Giordasni/Luca Lombardo (10, 13, 15/12). Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera. L’opera sarà rappresentata in lingua originale con sovratitoli in italiano. Nuovo Allestimento.
Recita straordinaria dell’opera fuori abbonamento: venerdì 15 dicembre alle ore 20.30.
Livia Bidoli
INFO
Teatro dell’Opera di Roma
Prima rappresentazione:
martedì 7 dicembre ore 20.30. Repliche: fino al 15 dicembre.
Biglietti da 17 a 130 euro
Piazza Beniamino Gigli 7
Tel. 06-481601
Fax 06-4881253
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