Max Skinner è un banchiere di successo che vive a Londra. Dopo il suo ultimo exploit, l’uomo riceve una brutta notizia dalla Francia: l’anziano zio Hanry è morto e Max, il suo parente più prossimo, è l’unico beneficiario della sua tenuta in Provenza. In seguito ad un’inchiesta su alcune transazioni finanziarie, Max viene improvvisamente sospeso dalla società e in preda alla desolazione si reca in Francia.
Il nuovo film di Ridley Scott è tratto dall’omonimo romanzo di Peter Mayle “Un amore per caso - A good year” che ha venduto più di cinque milioni di copie in tutto il mondo. Il regista de “Il gladiatore” torna sul grande schermo con una commedia dal sapore inebriante e che trova ispirazione nello scenario incantato del sud della Francia.
Max Skinner è un finanziere di successo, un uomo arrogante ed ostinato che scopre improvvisamente di essere l’unico beneficiario della tenuta di famiglia in Provenza. La vita nel castello dello zio Hanry in Francia, così lontana dal caos metropolitano della sua amata Londra, risveglia nell’uomo le emozioni e i sentimenti di un’infanzia perduta.
Il clima mediterraneo e spumeggiante dei vigneti rossi della zona di Cotes du Luberon (luogo dove è stato girato il film) regala allo spettatore una particolare sensazione di freschezza, di benessere che sprigiona antichi sapori. Un commedia romantica che parla di vino attraverso i suoi tanti simbolismi e che porta l’accento sull’importanza degli affetti nella vita quotidiana.
Nel descrivere il fascino della Provenza, il regista Ridley Scott sottolinea l’evidente richiamo con le tradizioni della Francia, quelle legate all’arrivo degli antichi greci in Marsiglia che erano soliti coltivare i terreni silicei delle celebri uve rosse di Grenache, Syrah e Mourvèdre. “Un amore per caso – a good year” è una commedia esistenzialista che fonde insieme passato e presente, una notevole sintesi di ciò che è stato con il sapore dolciastro della modernità, quella stessa modernità vissuta nell’ambientazione raffinata de La Siroque, la tenuta di famiglia. Una pellicola di buona fattura che ritrova, nel caos dell’era contemporanea, un giusto codice etico e morale.
Nella pellicola di Ridley Scott, Russell Crowe riconferma la sua versatilità come attore. Nei panni dell’ostinato e goffo banchiere, Crowe non lascia niente al caso, imponendosi al pubblico per la sua spiccata verve umoristica. Nell’interpretazione del personaggio di Peter Mayle si riscopre una delle ambientazioni più coloristiche della storia del cinema, una vera e propria immersione corale nelle commedie di una volta, quelle che hanno appassionato e ancora appassionano le generazioni.
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