IL CAPPELLO. ACCESSORIO CULT PER L'INVERNO
Accessorio indispensabile antifreddo, non è solo utile ma anche bello, di lana fatto a mano, di jeans, di tweed, semplice o modaiolo, classico o avveniristico. Ricamato, realizzato a tricot, ispirazione vintage, glamour.
di Barbara Molinario
Il colbacco, trapiantato dalla fredda Russia, è risorto dagli anni ottanta e trova spazio nella moda invernale del 2006, proposto in diversi colori da Mariella Burani e da Missoni.
Il berretto di lana torna alla ribalta in diverse forme da quella extra large a quella più smilza, con visiera o con copri orecchie è il tormentone di questo inverno.

Come un basco “reggae style”, con una minuscola visiera, il cappello Per Ch e anche il cappello Laura Biagiotti tutto in maglia ricorda quelli che Bob Marley indossava durante i concerti.
Possiede il gusto della semplicità il cappello di maglia nero bordato di bianco Luisa Spagnoli, come il berretto di lana Blumarine o quello grigio Biagiotti, che sembra “sferruzzato” dalla nonna.

Agata Ruiz de la Prada, nel suo stile sbarazzino, si diletta con colori forti e con applicazioni di cuori, pon pon, picche e quadri per i suoi berretti di lana. Mentre è con il classico pon pon il cappello Conte of Florence. Blumarine, invece, lo illumina ricamandolo interamente di paillettes e perline.

Il basco sfodera la sua femminilità nel cappello di maglia Maxi, lavorato a coste, con un fiore dello stesso materiale applicato Sonia Rykiel. Chanel decora il berretto di lana nero con la sua famosa camelia bianca.
Il “Borsalino” lascia il guardaroba maschile e diventa da donna per Etro, Max Mara, Hermès e Tod’s che lo propone maculato.

Lacoste propone il classico cappello sportivo con visiera e Replay la coppola siciliana.
Riservato a chi ama provare sensazioni forti, direttamente dal 1700 arriva il cilindro da ragazza Amulei J.

Sembra, invece, uscito dall’armadio di Rossella o’Hara il cappello legato sotto al mento con un fiocco Karema Deodato. Si allaccia sempre al collo, ma con una grande fibbia, il cappello Philosophy di Alberta Ferretti. Il fiocco è sulla fronte è un must del cappellino in lana nero di Krizia.
Non manca neanche il copricapo da cavallerizza nella collezione Dsquared.

Da guardare, ma difficili da indossare, i cappelli sghembi di misura assurda Yohji Yamamoto. Anche Armani decora il capo con dei minuscoli cappellini.
Se stupire è il vostro scopo, allora neanche in moto potrete fare a meno dell’ultima tendenza, un po’ da ridere in verità: il casco rivestito di pelo Prada.

Valentino, nel suo stile inconfondibile, reinterpreta il modello più classico anni ’50, di panno di lana con nastro di gros grain ton sur ton e tesa larga asimmetrica. Alexander Mc Queen si è ispirato al mondo degli animali per i suoi copricapo scenografici. Ma il mago dei cappelli resta Philip Tracy che trasforma i copricapo in opere d’arte fatte di gioielli e piume.


(29/11/2006)