Il paesaggio urbano, da semplice sfondo e contenitore della storia, diventa protagonista assoluto, questa la novità dell’ottava edizione di Videopolis, il festival di corti cinematografici promosso dalla Regione Veneto.
Delle oltre cento opere arrivate da tutta Italia, solo quattordici quelle ammesse al concorso, suddivise tra le due sezioni previste: Corti, che comprende anche le fiction, e Documentari. La giuria, presieduta da Folco Quilici, assegnerà al vincitore di ogni sezione il premio di 1.500 euro e solo ad uno dei due l’ambito Premio Veneto Studio System consistente in 20 mila euro, stanziati dalla Regione per la realizzazione di un video legato alla storia ed alla tradizione culturale veneta.
Questo festival è nato tempo fa quasi come una scommessa, ¬ ha spiegato la Dirigente Regionale Francesca Del Favero,¬ e non si poteva prevedere questo risultato; siamo arrivati all’ottava edizione grazie ad una continua crescita negli anni. ”Nuovi paesaggi metropolitani” è il tema centrale di questa edizione; tra le opere ammesse si è cercato di privilegiare l’aspetto del paesaggio urbano più che della storia; la città diventa quindi protagonista, e viene vista in tutte le sue sfaccettature, prevale il nuovo modo di vedere la metropoli attraverso la telecamera, che riesce a cogliere aspetti che ad occhio nudo, invece, sfuggono.
Oltre alla vetrina degli autori, Videopolis propone due rassegne di approfondimento: Spazio Cinema, curata da Ezio Leoni, per una visione anche in ambito internazionale, con La città nuda di Jules Dassin, che sarà presentata dal noto critico cinematografico Claudio G. Fava; Breaking news di Johnny To; Crossing the bridge di Fath Akin e Babel del messicano Gonzàlez Inarritu. La seconda rassegna, Mixed Media, esplora invece il territorio dei videomakers e dei new medias.
Il tema di quest’anno ¬ha precisato il curatore Antonio Riello ¬è centrato sul modo di vedere la città anche dal punto di vista artistico; tra i prodotti che proponiamo, molto diversi l’uno dall’altro, segnaliamo Daybreak del videoartista inglese Francis Gomila e Circuì del giovane gruppo svizzero Collectif-fact. Valentina Tanni, specialista in Italia di arte digitale, ci illustrerà una panoramica aggiornata del rapporto tra paesaggio urbano e creatività artistica.
Saranno ospiti, all’inaugurazione del 27 novembre, Federico Ferrone, Francesco Ragazzi e Michele Manzolini (vincitori nel 2005 del Premio Veneto Studio System con il documentario Banliyo - Banlieue) per presentare la nuova produzione: Merica!
Girato tra Veneto e Brasile in circa sei mesi, il documentario evidenzia la complessità del fenomeno migratorio, racconta le aspettative ed il confronto con la realtà, le condizioni d’appartenenza e accettazione, la necessità di riconoscimento sociale.
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