VANESSA INCONTRADA SI RACCONTA. INTERVISTA ALL'ATTRICE
In occasione dell’uscita del suo ultimo film “Quale amore”, l’attrice di origine spagnola si racconta.
di Emanuela Graziani
Sotto la guida di Maurizio Sciarra, documentarista e regista di successo, la bella Vanessa Incontrada torna su grande schermo con una pellicola drammatica liberamente tratta dal romanzo di Lev Tolstoj “Sonata a Kreutzer”. Il film, che vede co-protagonista anche l’attore italiano Giorgio Pasotti, uscirà nelle sale cinematografiche il 17 Novembre. “Quale Amore” narra le vicende che spingono un giovane uomo, Andrea (Giorgio Pasotti), ad uccidere per gelosia sua moglie, Antonia (Vanessa Incontrada), famosa pianista che abdica alla propria carriera artistica per amore.

Nel film interpreti Antonia, moglie e pianista di successo. Come ti sei calata nei panni di una musicista?
Ho un grande rapporto con la musica. Da bambina cantavo in un coro e mi piaceva davvero molto. La mai passione per la musica è cresciuta con me, attualmente lavoro in radio e adoro cantare. Per interpretare il ruolo di Antonia, pianista di successo che rinuncia alla carriera per amore di suo marito, ho dovuto acquisire le movenze di un musicista e specialmente la sua sensibilità artistica. Non è stato facile vestire i panni di Antonia, un ruolo molto drammatico che ha bisogno di essere raccontato anche attraverso l’espressione del viso e del corpo.

In televisione ti vediamo quasi sempre in versione comica ed esilarante, al cinema accetti ruoli intimistici e drammatici. Perché?
In realtà io sono una persona molto malinconica. Il mio essere solare e brillante si congiunge al mio essere periodicamente triste e poco affabile. Al cinema mi piace esprimere questa parte oscura di me, mi piace interpretare ruoli impegnativi e ricchi di sfumature. Nel film “Quale amore” ho avuto la possibilità per la prima volta di dare sfogo alle mie angosce, alle mie paure. Purtroppo la vita non è fatta solo di svago.

Qual’ è la scena del film che ricordi con maggior angoscia?
Sicuramente la scena della violenza sessuale subita da Atonia. In quel momento ho dovuto esprimere la vergogna, la sofferenza e l’umiliazione. L’abuso sessuale è davvero un atto spregevole. Attraverso il mio corpo ho cercato di trascinare i sentimenti e le sensazioni di quel momento, quasi una prova con me stessa. Devo dire che questo film mi ha fatto riflettere sulle mie relazioni amorose, sulla mia stabilità di persona e di donna. E’ stato un percorso difficile, ma molto gratificante.

Progetti per il futuro?
Ho appena finito di girare la commedia di Simona Izzo Tutte le donne della mia vita con Luca Zingaretti. Un film totalmente diverso rispetto alla pellicola di Sciarra, ma comunque impegnativo. La commedia brillante è un genere apparentemente facile. A fine gennaio poi sarò a teatro con un musical di Massimo Piparo.

Faresti “L’isola dei famosi”?
Assolutamente no, non potrei digiunare per così tanto tempo. Io adoro mangiare.


(16/11/2006)