IN VIAGGIO CON EVIE
TITOLO ORIGINALE: Driving lessons REGIA: Jeremy Brock CON: Rupert Grint, Julia Walters, Laura Linney, Nicholas Farrell, Oliver Milburn, Michelle Duncan DURATA: 98’ REGNO UNITO 2006 GENERE: commedia VOTO: 7 DATA USCITA: 1 Dicembre 2006
di Giancarlo Simone Destrero
Ben è il figlio diciassettenne di una famiglia bigotta e conservatrice. La madre è una donna dispotica che cerca di imporgli la sua aberrante visione religiosa ed il padre, un pastore anglicano, sembra accondiscendere completamente ai voleri di lei.

La sua personalità è completamente repressa all’interno di questo contesto, fin quando l’incontro con un’anziana attrice, ed il suo anticonformismo, gli aprirà gli occhi rendendolo consapevole delle sue potenzialità. Nelle sale dal 1 Dicembre.

Il racconto di una sobria ribellione. La storia di un incontro iniziatico che farà capire a Ben, il ragazzo protagonista della vicenda, quali sono i suoi veri interessi. L’incontro con Evie Walton, un’attrice sul viale del tramonto, che servirà non tanto a trovare il coraggio per tentare la propria strada, ma soprattutto a tirar fuori il carattere per abbandonare la via impostagli fino a quel momento dal contesto familiare. Un’imposizione che lo avrebbe frustrato per tutta la vita.

L’atto finale del ribellarsi e dell’intraprendere il proprio cammino è, però, il risultato di una straordinaria, anomala amicizia. Il film è, appunto, la storia dello sviluppo di questa amicizia. Intenzionato a cercare lavoro, anche per sfuggire alla solita routine clericale del suo tempo libero, Ben incappa nell’annuncio di un’attrice, sulle pagine del giornale cattolico Hello Jesus, che richiede un accompagnatore personale. La scelta di quel giornale è, come dice lei stessa al ragazzo, solamente al fine di evitare pervertiti e malintenzionati.

Sta di fatto che al loro primo incontro i due legano da subito. Lei non è certo il tipo di donna altera che Ben aveva immaginato, mentre Evie scorge subito delle qualità fuori dal comune nel ragazzo, nonostante la sua educazione estremamente perbenista. I due cominciano ad affiatarsi e Ben comincia ad apprezzare i testi shakespeariani che Evie continua a recitare nel privato della propria vita domestica.

Il ragazzo, infatti, scrive poesie e la sensibilità del suo animo, che sembra non essere compresa dai suoi coetanei, viene stimolata e gratificata dall’attrice. Nonostante la differenza di età, di carattere, di emancipazione, una cosa che lega le due anime è, come si dicono a vicenda, la loro presunta consapevolezza del peso delle parole. A livello narrativo il percorso di crescita che il protagonista attraversa viene allegoricamente rappresentato nel viaggio in automobile che i due fanno alla volta di Edimburgo.

Ben scopre così il mondo che fino ad allora gli è stato negato e vive spontaneamente la sua prima esperienza sessuale con una ragazza, cosa che nel contesto bigotto della sua scuola non gli sarebbe mai riuscita. Tutto questo assistendo Evie durante una conferenza letteraria dove l’attrice è stata invitata per leggere dei sonetti. Al ritorno, l’influenza della personalità di Evie nella sua vita sarà diventata così importante da permettergli di rompere fermamente con tutta la sua piccola comunità.

Curiosa ed intelligente, da parte del regista, la trovata della tenda da campeggio nel giardino di casa, nella quale Ben va a vivere da solo. Una trovata che richiama e simbolizza due situazioni determinanti la presa di coscienza del ragazzo: il giardino dell’attrice dove egli scopre i testi teatrali e la tenda dove campeggia con Evie nel viaggio formativo. Una simpatica ed anomala idea per sottolineare il momento di passaggio dall’ovattato bigottismo in cui è cresciuto Ben, alla definitiva emancipazione che lo vedrà, determinato e nel pieno della sua gioventù, scendere dalla collina verso la grande città.

Nel complesso un buon esordio alla regia per Jeremy Brock, già attivo come sceneggiatore ed autore teatrale. Questo film a basso costo, pur non essendo nulla di fondamentale né di innovativo per il cinema contemporaneo, risulta essere un’opera piacevole e ben girata.


(01/12/2006)