TRISTANO E ISOTTA. DI AMORE E DI MORTE
Il dramma romantico per antonomasia di Tristano e Isotta scritto da Richard Wagner approda all’Opera di Roma, come da programma. Nella fantasmagorica fantasia delle scenografie di Pier’Alli, questa volta anche regista, rivive la capostipite delle storie di amore e morte. Dal 14 al 22 novembre.
di Livia Bidoli
Tristan und Isolde (Tristano e Isotta) è stato ultimato da Richard Wagner nel 1859 e, nelle sue stesse parole, si chiama Handlung, ovvero azione continua, intesa come azione interiore che vivono i due protagonisti, in preda ad un amore devastante ed assolutamente vietato dalle norme sociali e morali.

Il vero fulcro dell’opera, nelle parole del direttore musicale Gianluigi Gelmetti, è Isotta: “Isolde, che fa preparare il filtro di morte per Tristano e per sé che invece si trasforma, per uno scambio, in quello d’amore per ambedue. Il primo sguardo di questa coppia indissolubile dilata tutto il tempo del dramma, trasferendo i personaggi in un’altra dimensione.

Questa dimensione, proiettata da Pier’Alli con i suoi magici giochi di luce e di immagini digitali, accoglierà lo spettatore come in una seduta psicoanalitica. Ed è allora che le emozioni vibreranno all’unisono con la musica ed il pubblico potrà cogliere lo stesso sguardo lanciato dai due amanti
”.

Gelmetti coglie in pieno la visionarietà di Pier’Alli che lo scorso anno aveva presentato L’Oro del Reno di Wagner proprio all’Opera di Roma, e l’intera tetralogia del Das Ring des Nibelungen (L’anello dei Nibelunghi) a Bologna.

Pier’Alli stesso afferma: “La musica sconfinata di Wagner si restituisce in teatro proprio seguendo la sua stessa linea d’intervento sul dramma e sulla musica. Da grande antesignano della psicologia analitica junghiana, Wagner ha infatti preconizzato dilatazioni lunghissime del tempo per restituire al mondo interiore dei personaggi una pregnanza assoluta.

E’ per questo che si parla di seduta psicoanalitica, perché quello di Wagner è un teatro delle emozioni, dove le scene stesse parlano per i personaggi. Così l’acqua suggerisce l’idea della nave, e gli altri elementi principali, come il castello e lo specchio, ricorrono per dare respiro al sogno continuo dei personaggi in preda al delirio d’amore
”.

Scena reale e scena virtuale si integrano in questa rappresentazione che raffigura gli archetipi collettivi (l’acqua, il fuoco, il mare…), come simboli ai quali riferirsi per il disegno musicale che accompagna il dramma. Il leit-motiv (motivo musicale ricorrente) intesse l’opera, costruendo così un rimando continuo, tra musica, dramma e parola, il Wort.ton-drama al completo che trova il suo apice nel Ring.

Maestro concertatore e Direttore: Gianluigi Gelmetti. Regia, scene e costumi: Pier’Alli. Tristan: Richard Decker/Louis Gentile (18,22/11); Isolde: Janice Baird/Anna-Katharina Behnke (18, 22/11). Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera. L’opera sarà rappresentata in lingua originale con sovratitoli in italiano. Nuovo Allestimento.
La prima rappresentazione dell’opera sarà trasmessa in diretta da RAI Radio 3.


INFO
Teatro dell’Opera di Roma
Prima rappresentazione:
martedì 14 novembre ore 19. Repliche: fino al 22 novembre.
Biglietti da 17 a 130 euro
Piazza Beniamino Gigli 7
Tel. 06-481601
Fax 06-4881253


(13/11/2006)