La mostra, organizzata da Ferrara Arte in collaborazione con lo Statene Museum for Kunst di Copenaghen, è la prima retrospettiva dedicata in Italia ad Andrè Derain (1880-1954).
L’esposizione ricostruisce l’intero percorso artistico e visionario del pittore amico di Matisse e precursore del classicismo dei primi anni venti del novecento. Esponente di spicco della corrente artistica Fauves, che rivisita l’approccio del colore in contrapposizione al dominio formale della composizione, il pittore francese è particolarmente famoso per l’originalità interpretativa dei suoi tanti ritratti, dipinti che offrono l’opportunità di riscoprire il volto umano attraverso l’esasperazione psicologica dell’immagine.
La retrospettiva di Ferrara si apre con la presentazione delle opere giovanili di Derain, realizzate nel 1905 e che risentono degli influssi della pittura di Gaugin e Vang Gogh, un’esplosione di colore denso e lineare che campeggia sulla tela con spirito indipendente. Una delle opere più significative dell’intera collezione è Donna in Camicia, ritratto femminile e icona fauve per eccellenza, in cui il colore si immerge nel reale e diventa riflessione profonda sul tema dello spazio e della duplicità insita in ogni essere umano.
L’immagine della donna dal temperamento innovativo e dal tratto serrato, evidenzia quella straordinaria capacità di Derain di malformate la realtà a suo piacimento, segnandone i tratti caratteristici. A patire dal 1907, con i suoi amici Picasso e Braque, egli subì il fascino dell’arte primitiva e dedicò all’argomento molte opere degli anni successivi: paesaggi e figure geometriche che rievocavano i fasti del cubismo e dell’arte esotica. La parte principale della rassegna è allora dedicata alle nature morte del cosiddetto “Periodo Gotico”, quello d’ispirazione medievale e religioso. I colori sono densi, poco accesi ma ricchi di carica espressiva, generatori di “realtà altre”.
L’opera del pittore francese è un universo fantastico che fonde insieme elementi visionari e, al contempo, reali. La sua pittura, potente e dinamica, è considerata come una delle espressioni artistiche più originali e contorte di tutta l’arte moderna. Definito dalla critica un fauve, in altre parole belva selvaggia, Derain riscopre il ruolo dell’arte nella società contemporanea diventandone il massimo artefice.
INFO
“Andrè Derain”
24 Settembre - 7 gennaio 2007
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Corso Ercole I d’Este, 21
Ingresso: intero 9.00 Euro; ridotto 7.50
www.palazzodiamanti.it
tel. 0532244949
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